
Sette gol subiti in sette giorni, in tre partite, nelle tre partite (Atalanta, Lech e Monza) vissute dalla Fiorentina da lunedì scorso fino a ieri, è una statistica che evidenzia uno stato di fragilità della difesa viola. Fragilità che ha fatto segnare il passo, con un pari e 2 sconfitte, allo stato di grazia che la squadra di Italiano aveva vissuto dalla metà di febbraio. Ok, il ko con i polacchi, nel giovedì di coppa, è senza dubbio il più indolore, ma è l’analisi del numero dei gol subiti su cui l’allenatore andrà a riflettere. Magari rileggendo lo stato di forma fisica e psicologica dei singoli, dove, ad esempio, Quarta pare essere tornato lontano dai segnali di ripresa lanciati qualche tempo fa, così come Milenkovic continua a vivere sull’altalena di un rendimento avaro di costanza. Se a questo si aggiungono gli errori di Igor nelle sue ultime prestazioni e un Biraghi più propositivo in fase di gioco avanzata che nel chiudere la porta all’avversario, ecco che
Italiano fa bene ad accendere i riflettori su come e perchè la sua linea arretrata sta soffrendo e incassando gol, con il rischio di rendere in salita un finale di stagione che la Fiorentina non può e non vuole sbagliare. Lo scrive La Nazione.