Paulo Sousa, ex allenatore della Fiorentina, ha rilasciato una lunga intervista a Sport Week. Eccone un estratto: “Firenze non mi ha capito? So di non poter piacere a tutti, non ce l’ha fatta neanche Gesù. Però fa piacere vedere riconosciuti gli sforzi. Dal 2008 ho cambiato molte squadre? Ho voluto solo gettare le basi della mia carriera: sono partito dalla serie B inglese per passare in Ungheria, in Svizzera, fino ad arrivare alla serie A italiana. Adesso intendo rimanere in Italia, Mourinho ha detto che questo campionato è il più difficile tatticamente, per questo è così stimolante. Voglio restare qui se possibile. Cosa è successo alla mia Fiorentina? Penso di aver lavorato bene a Firenze, sono riuscito a far crescere i miei giocatori: per me il giocatore è un processo di crescita, non un progetto. Ho dato ai miei ragazzi la gioia di venire ad allenarsi con la consapevolezza di poter competere ad alti livelli e in una città che fa della cultura e della bellezza un vanto, ho lasciato un po’ di arte anch’io. Principalmente nei miei giocatori”.