
Nella prima parte di stagione la Fiorentina si è aggrappata a Christian Kouame. Un po’ esterno, un po’ prima punta. Il jolly ivoriano ha fatto il massimo di quello che poteva. Tre gol e sei assist, con la sensazione forte di non poterne fare a meno per impegno e abnegazione. Ha rappresentato per mesi il paradosso viola. Doveva andarsene. Era lui a volerlo. Credeva di non poter trovare spazio nella Fiorentina e non aveva alcuna intenzione di fare l’esterno.I primi giorni di luglio un po’ così, la partenza per Moena con i soliti dubbi. D’altra parte lo scorso anno Italiano diede il suo assenso per il prestito all’Anderlecht. Perché avrebbe dovuto cambiare idea? Vero, anche se la stagione in Belgio è servita. Ma Christian non ci credeva. Voleva giocare con continuità.I primi allenamenti sulle Dolomiti hanno insinuato in lui il tarlo, i frequenti colloqui con Italiano gli hanno confermato che forse in questa Fiorentina di spazio poteva averne.
Certo, nessuno immaginava così tanto. Nemmeno lui. Oggi conta già 1.930 minuti in campo divisi per 29 presenze in tutte le competizioni. Fra gli attaccanti, esterni compresi, è quello che ha giocato più di tutti. Per minutaggio è il sesto più impiegato della rosa, ma in questa classifica ha davanti solo Biraghi, Terracciano, Amrabat, Bonaventura e Milenkovic. I compagni del reparto offensivo sono tutti dietro. Nelle ultime settimane ha però tirato il fiato. Evidentemente Italiano lo ha visto un po’ spremuto. Nel doppio confronto con il Braga solo 8 minuti in campo in Portogallo, poi le panchine in campionato contro Bologna ed Empoli. Per la stagione che sta disputando è una rarità assoluta. Il motivo, oltre ad un probabile momento di appannamento fisico, va ricercato anche nel ritorno in campo di Gonzalez e nell’ottimo momento di forma di Saponara. Meno spazio per l’ivoriano, che però dalla sua ha la duttilità per ricoprire tutti i ruoli dell’attacco. Ecco perché presto tornerà ad essere protagonista.
Magari già da domani sera a Verona. I viola prima della sosta per gli impegni della Nazionale torneranno in campo altre sei volte in ventuno giorni. Di spazio ed occasioni ce ne saranno. Inoltre saranno anche le settimane dell’altra partita fuori dal campo, quella del rinnovo del contratto in scadenza nel 2024. Pradè ha detto di volerli rinnovare tutti, anche perché in assenza di un rinnovo la Fiorentina dovrebbe cederlo fra pochi mesi per non perderlo a parametro zero l’anno prossimo. Non sarebbe un bel finale. Lo scrive La Nazione.