Manganelli e proiettili di gomma. Prima della partita, un nutrito gruppo di tifosi viola si è scontrato con la polizia portoghese, che per fermare i tafferugli è ricorsa alle maniere forti. Qualche ultras viola sarebbe finito all’ospedale per le botte subite, qualche altro sarebbe invece stato fermato dalle forze dell’ordine per accertamenti. Il quadro sarà più chiaro nelle prossime ore, quello che è certo è che dopo i fatti di Twente (quando i tifosi olandesi fecero un’autentica imboscata ai fiorentini sugli scaloni di un noto albergo del centro), i tifosi viola sono di nuovo balzati alle cronache per episodi di violenza.
Come nel caso olandese, i tafferugli di ieri sono stati ripresi da uno smartphone e diventati virali nel giro di pochi minuti sui social network: ancora da accertare le cause dello scontro, anche se il centro città di Braga, anche per controllare la massiccia presenza italiana (1.600 tifosi in tutto) brulicava di polizia già dalle prime ore del mattino. Gli ultras viola da anni sono infatti gemellati con quello dello Sporting Lisbona, che a Braga non sono troppo ben visti. La tensione insomma era nell’aria, anche se nulla faceva pensare a un epilogo simile. Tutto invece è precipitato proprio mentre il cordone formato da qualche centinaio di ultras della curva Fiesole si avvicinava allo stadio Municipal di Braga: la grande maggioranza dei tifosi coinvolti negli scontri, è stata poi fatta entrare (con circa venti minuti di ritardo) nello stadio. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
Moviola CorSport: “Biraghi rischia con la spallata a Banza in area di fare fallo da rigore”