Per Eduardo Macia, fresco direttore tecnico dello Spezia, ritrovare la Fiorentina sarà una sensazione forte, una pioggia di ricordi dopo l’esperienza a Firenze che tutti ricordano in termini positivi. La squadra costruita durante il triennio della prima gestione Montella, in stretta collaborazione con Pradè, è rimasta nel cuore dei tifosi e nelle fantasie degli appassionati, senza contare che dopo il suo addio al club viola è cominciato un lento declino poi coinciso con il cambio di proprietà. Arrivato nel 2011 alla corte di Corvino, considerato una della figure più interessanti nel panorama dello scouting europeo, Macia è rimasto quattro stagioni alla
Fiorentina, portando giocatori come Gonzalo Rodriguez, Borja Valero, Mati Fernandez o Cuadrado e contribuendo all’avvio di un ciclo che tanti ancora rimpiangono. Di lui si diceva lavorasse su un database di calciatori senza eguali, sviluppato fin dai primi passi nel Liverpool, ma fu anche sul piano della costruzione della mentalità che il suo apporto
fu determinante.
Dalla piazza fiorentina Macia non si è comunque mai staccato, in settimana ha evitato dichiarazioni anche per non far torto a nessuno della stampa con la quale è rimasto in ottimi rapporti, e anzi di recente si è rivisto al Franchi con la Lazio. Senza contare che giusto un paio d’anni fa, quando una visita al centro sportivo non passò inosservata, l’ipotesi di un ritorno al fianco dell’amico Pradè pareva potersi concretizzare. Reduce da esperienze al Betis, poi al Leicester e infine al Bordeaux oggi Macia è Chief Football Officer dello Spezia, e in ottica mercato potrebbe già bussare alla porta dei viola per il centrocampista Zurkowski. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
La polizia ha paura che a La Spezia possano creare scompiglio contro i tifosi della Fiorentina