L’ultima stagione con la maglia del Verona è stata la migliore della sua carriera, con 29 presenze in campionato ed 11 gol. Antonin Barak era un fattore dell’Hellas di Tudor. Libero di agire sulla trequarti, libero di inserirsi nell’area avversaria ed anche rigorista. Alla fine è venuto fuori un bottino da… attaccante. Ed è per questo che la Fiorentina ha voluto consegnarlo a mister Italiano negli ultimi giorni di agosto, con la speranza che il suo ‘vedere la porta’ possa sopperire alle lacune dei due centravanti ed anche degli esterni, non particolarmente lucidi nei sedici metri avversari. La Fiorentina aveva bisogno di una mezzala che avesse dei gol nelle gambe e l’idea condivisa è stata quella legata al centrocampista ceco.
Tra l’altro, parole sue, preferisce giocare più da mezzala che da trequartista, anche se così è un po’ più lontano dalla porta. Italiano crede tantissimo in lui (diventato da pochi giorni padre per la seconda volta), tanto che lo ha mandato in campo da titolare contro il Napoli pochissime ore dopo il suo arrivo a Firenze. Fin qui però un solo gol (ed un palo) in Conference League contro l’RFS di Riga. In campionato è sembrato anche lui risucchiato dalle difficoltà fisiche e psicologiche della squadra. Ma è da quelli come lui che la Fiorentina vuole ripartire. Esperto, ormai ventisettenne, ha storia e campionati alle spalle per capire i momenti e per aiutare i compagni più giovani. Per Barak la Fiorentina ha programmato un investimento importante la prossima estate (12 milioni per il riscatto che può diventare anche obbligatorio), segno che anche il club è convinto delle qualità. Lo scrive La Nazione.
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