
Oggi avversari, domani in corsa per una maglia da titolare nel prossimo Mondiale in programma in Qatar. Fiorentina-Juventus è anche la sfida tra i due centravanti della Nazionale serba, Luka Jovic e Dusan Vlahovic, passato e presente della squadra viola oggi a caccia di rivincite dopo la prima sconfitta stagionale a Udine.
Un duello del quale i due hanno probabilmente già parlato, quando proprio Vlahovic invitò Jovic ad accettare la proposta viola, e dal quale dipenderà molto del risultato finale. Già, perché se in casa Juventus l’attaccante arrivato nel gennaio scorso ha già ripreso medie da top player con quattro centri in altrettante partite (un gol ogni 88 minuti, di cui gli ultimi due su punizione) la Fiorentina spera di ritrovare la miglior versione di Jovic, enfant prodige del calcio internazionale prima di finire lentamente all’ombra di Benzema al Real Madrid.
Anche perché con Cabral che ha all’attivo soltanto un gol, nella prima delle due sfide al Twente, l’esordio di Jovic aveva regalato subito le giuste sensazioni, con il gol all’esordio nella prima sfida di campionato poi vinta contro la Cremonese. Una prima uscita alla quale sono invece seguite prestazioni incolore, come a Empoli quando al momento della sostituzione il serbo uscì visibilmente deluso, influenzate soprattutto da una condizione fisica non ancora eccellente.
«Non tutti sono in grado di giocare tante partite ravvicinate e Jovic è uno di questi — ha sottolineato ieri Italiano in sala stampa — ma a Udine ho voluto risparmiarlo proprio perché oggi credo che potrà essere molto utile. Può darci tanto, ha tutto per fare quel che ha fatto Vlahovic». Un endorsement notevole, quello del tecnico, almeno alla luce dei 17 gol lasciati in eredità l’anno scorso dal bianconero al momento della sua cessione, nell’ultimo mercato invernale.
Ma soprattutto un auspicio che riguarda l’intero ambiente viola, consapevole che se la scommessa del rilancio di Jovic dovesse essere vincente la stagione della Fiorentina sicuramente ne risentirebbe in positivo, a cominciare da oggi quando il numero 7 avrà il compito di non far rimpiangere le giocate (e i gol) di Vlahovic. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
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