
Chiamiamolo regista, anche se per la verità, Amrabat, un regista – nel significato più profondo e corretto della visione tattica di un giocatore – non lo è. E allora, diciamolo, anche un paragone con Torreira e con quello che Lucas aveva portato alla Fiorentina, è complicato da azzardare. Detto questo però, Amrabat, si sta rivelando una delle più apprezzabili e azzeccate scommesse vinte dalla squadra viola dopo la prima manciata di partite. Il centrocampista marocchino, in effetti, non sarà un regista ’puro’ ma – vedi la prova contro il Napoli – si è davvero preso sulle spalle il gioco viola disciplinandolo con i ritmi giusti ora nella fase difensiva, ora quando c’è da spingere e da far ripartire il gioco. Amrabat è cresciuto, molto cresciuto. Anzi, sarebbe più giusto fotografarlo in un altro modo e dire così: sta tornando il giocatore che aveva stregato tutto e tutti (e sopratutto Commusso) a Verona. Lo scrive La Nazione.