
Partendo da un contratto che tiene il tecnico siciliano a Firenze fino a giugno 2023, con opzione a favore del club di portarlo a giugno 2024. Però, il punto d’arrivo è un altro: è il 2025. Italiano ha dimostrato il proprio valore riportando la Fiorentina in Europa e, come farebbe qualsiasi professionista, chiede un riconoscimento economico: da un milione (meno) di adesso a 1,5 per poi salire a due può essere una buona chiave di lettura, oltre si entra in un campo minato.
Comunque, una gratificazione sostanziosa, da estendere poi anche allo staff che ha un rapporto con il club che percorre altre strade rispetto a quelle dell’allenatore. La posizione della Fiorentina? Comprende la richiesta, ma ha rilanciato con una proposta di aggiungere bonus variabili per entità economica al raggiungimento dell’obiettivo nella stagione 2022-23: un piazzamento da Champions League vale tot, quello da Europa League vale a sua volta tot, la conquista della Coppa Italia e della Conference League avrebbero un loro premio. Di questo stanno discutendo. Non c’è una scadenza, forse nemmeno il ritiro di Moena: ma prima si risolve e meglio è. Lo scrive il Corriere dello Sport.
Pedullá sicuro: “Pochissime le possibilitá che Piatek rimanga alla Fiorentina. Tornerá all’Hertha”