
Come riporta La Nazione questa mattina, alla fine del campionato ci sarà il confronto fra Italiano e la Fiorentina per fare il punto sulla stagione trascorsa (con focus sul mercato di gennaio) e individuare un percorso condiviso per quella che verrà. La clausola rescissoria esercitabile da Italiano dal primo al quindici giugno non viene considerata un elemento di disturbo per almeno due motivi: il valore altissimo della penale da pagare (10 milioni) e soprattutto il fatto che sia stata la società a imporla al momento della firma del contratto, come tutela di se stessa nel caso in cui l’allenatore si fosse reso protagonista di un’annata super. E di sicuro il lavoro di Italiano non è sfuggito ai grandi club.
DA ROMA METTONO LE MANI AVANTI