
l gioco prima dei giocatori. E non perché i giocatori non siano importanti, tutt’altro: Vincenzo Italiano, però, pensa che il gioco possa valorizzarli e quindi renderli più forti. Lo racconta la sua storia. L’anno scorso di questi tempi, ossia prima della disputa del 33° turno, Italiano era al 15° posto con il suo Spezia a quota 33. Aveva 5 punti di vantaggio sulla terzultima che all’epoca era il Cagliari e nel giro di qualche settimana avrebbe festeggiato la meritatissima salvezza.
Lo Spezia era neopromosso in A e conquistò lo storico traguardo proprio grazie al gioco, che diede coraggio a ragazzi che per la prima volta si confrontavano sul palcoscenico più prestigioso del nostro calcio. A pari punti con lo Spezia un anno fa c’era la Fiorentina. Oggi la squadra viola, guidata proprio da Italiano, è settima a quota 53, ma con una partita in meno: vincendo il recupero in casa con l’Udinese, la Fiorentina sarebbe sesta, un punto sotto alla Roma e uno sopra alla Lazio. In piena corsa per l’Europa, come d’altronde è anche adesso: il successo interno contro il Venezia, nella sfida di oggi pomeriggio al Franchi, darebbe una bella spinta per la semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Juve (difficile, ma non impossibile ribaltare lo 0-1 dell’andata) e per lo sprint conclusivo in campionato.
Senza Vlahovic è meglio E tornando al gioco, va sottolineato che a fine gennaio Italiano ha dovuto salutare Dusan Vlahovic, che era stato il terminale ideale di tantissime azioni. La Fiorentina con Vlahovic aveva una media di 1,63 punti a partita. Da quando il serbo è passato alla Juve, sono spariti i suoi gol ma è cresciuto il rendimento generale: la media punti è salita a 1,88. Il merito, naturalmente, è del gioco e delle idee di questo allenatore che finora ha mandato in rete 17 giocatori (più… Vlahovic): solo l’Inter ha visto esultare un numero maggiore di calciatori (19).
I due centravanti che si stanno alternando (Cabrale Piatek) non hanno la stessa qualità e lo stesso senso del gol di Vlahovic, ma le strade verso il tiro e verso la rete sono tantissime e Italiano ne percorre parecchie. Così la Fiorentina senza Dusan ha tenutolo stesso ritmo di Roma e Lazio, che nel frattempo sono cresciute, ha raggiunto e scavalcato l’Atalanta e ha staccato il gruppetto composto da Verona, Torino e dall’arrembante Sassuolo. Lo scrive la Gazzetta dello Sport
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