La prestazione messa in mostra dalla Fiorentina di Sousa nel posticipo dell’Olimpico, surclassata per quantità e qualità dalla Roma di Spalletti (senza dubbio superiore sul piano tecnico ma anche impietosamente più affamata dei viola), ha tristemente rasentato i limiti della decenza.
“Spettacolo” al quale, purtroppo, hanno assistito anche 125 fedelissimi tifosi che, nonostante il giorno feriale, si sono recati comunque nella capitale per sostenere la Fiorentina che, tuttavia, non ha fatto molto per ripagare la loro fiducia.
Ecco che quindi, sempre nel massimo rispetto delle parti, delle scuse sarebbero più che dovute. Un’ammissione di colpa o un semplice messaggio di scuse, sia che provengano dalla società, dall’allenatore o dagli stessi giocatori, (pur restando una magra consolazione) rappresenterebbero comunque una chiara manifestazione di rispetto nei confronti di chi, a spese proprie, sostiene costantemente, sia in casa che in trasferta (con i disagi che spesso comporta), la Fiorentina.
Un esempio di quanto appena detto si può rintracciare proprio nel nostro campionato e senza andare troppo a ritroso. Infatti il difensore del Bologna Domenico Maietta, dopo la disastrosa sconfitta (1-7) rimediata dai rossoblù contro il Napoli, si è pubblicamente scusato con i tifosi, comprensibilmente arrabbiati e delusi dopo la batosta di sabato scorso. Queste le parole che, magari, anche in casa Fiorentina qualcuno potrebbe prendere ad esempio: “Chiedo solamente scusa ai nostri tifosi, che hanno dimostrato un affetto incredibile fino alla fine e anche oltre. Tanto di cappello a loro, una tifoseria veramente fuori dal comune“.
Gianmarco Biagioni