Il rapporto tra Prandelli e la Fiorentina è sempre stato forte, scrive oggi il Corriere Fiorentino, complice la scelta di vivere a Firenze con la compagna Novella, nel cuore della città. Per questo l’allenatore qualche giorno fa ha detto chiaramente di non poter dire di no nel caso fosse richiamato. Una frase che è piaciuta anche ai dirigenti viola, impegnati in queste ore nella definizione del dopo Iachini.
Ecco perché Prandelli, rispetto a un ritorno di Vincenzo Montella (ancora sotto contratto), è l’idea più concreta per una serie di motivi: ha l’esperienza giusta, la capacità di gestire il gruppo sfruttando la qualità dei singoli, gode della stima dei tifosi e soprattutto ha tanta volontà di riportare in alto la Fiorentina, fosse anche solo per otto mesi (la sua sarebbe una soluzione temporanea fino alla fine del campionato). I primi approcci ci sono stati e le parti sono pronte a mettersi a tavolino.
È in questo contesto che Beppe Iachini prepara la trasferta di Parma di domani sera (ore 20.45). I dirigenti, in contatto continuo con Rocco Commisso, stanno valutando i pro e i contro degli eventuali sostituti dell’attuale allenatore. Già, perché anche una vittoria contro la squadra di Liverani potrebbe non essere sufficiente a Iachini per ottenere la conferma. A differenza delle passate settimane, stavolta la società non è intervenuta pubblicamente per fargli da scudo e ribadirgli la fiducia.
Si tratta dell’ennesimo segnale che le valutazioni sono cambiate e che anche Commisso stia pensando di fare un passo indietro e cambiare quell’allenatore che aveva confermato in estate mentre i manager cercavano una soluzione alternativa e l’avevano trovata. Non è un mistero ormai, Juric era più di un’idea. Ma oggi la realtà impone riflessioni diverse e le strade percorribili sono principalmente due. La prima è appunto quella che porta a Cesare Prandelli, la seconda invece conduce a Vincenzo Montella, sotto contratto con il club po l’esonero incassato quasi un anno fa. Ripartire da qui potrebbe essere un trampolino di lancio per crearsi una nuova occasione che fin qui non ha trovato.
Lo scorso anno aveva qualche rapporto incrinato all’interno dello spogliatoio, uno di questi era con Federico Chiesa che non c’è più. L’intesa non era mai scattata nemmeno col capitano German Pezzella. L’aeroplanino però, che ieri è dovuto ritornare nel suo paese d’origine (Castello di Cisterna, in provincia di Napoli) per la morte del padre, troverebbe più alleati nel gruppo, ovvero giocatori che ha già avuto: Borja Valero a Firenze ma anche Cutrone e Bonaventura a Milano.
Esclusiva Fratini: “Sarri può arrivare a giugno. Prandelli vicino. Sul mercato vi racconto che…”