Joe Barone ha presentato così il primo acquisto della Fiorentina in questo mercato estivo ovvero Rolando Mandragora:
“Vorrei cogliere la possibilità di ringraziare il presidente Gravina e il presidente Marani per la possibilità di stare a Coverciano. La casa della Nazionale è un posto che ci rende orgogliosi, per noi italoamericani è il massimo.
Mandragora. E’ una giornata importante perché presentiamo il nostro primo acquisto. È un giocatore voluto, cercato e preso da Vincenzo Italiano e da tutta la società viola. Mi ricordo le riunioni di scouting sui giocatori e mi ricordo la partita che abbiamo perso 4-0 col Torino e mi ricordo le parole di Pradè con Burdisso in riunione. La leadership, la qualità, il lavoro, i dettagli: questi sono i motivi per cui Italiano e la Fiorentina hanno voluto Mandragora. Siamo qui nella casa degli Azzurri, perché Rolando ha passato una parte della sua vita qui, nel settore giovanile, ha esordito con la prima squadra, e questo è un luogo importante dove tutti noi ci auguriamo che possa tornare presto. È un cammino molto importante, che ha di fronte con la Fiorentina
La squadra sarà pronta per l’inizio dei giochi?
“Siamo convinti di poter mettere insieme una squadra che possa fare un campionato di livello e sia competitiva in Europa”.
L’Europa ha aiutato nel mercato?
“Siamo entrati in Europa per la prima volta, lavorando abbastanza bene. Siamo attenti e pronti a costruire la squadra sul mercato, direi che sì, l’accesso all’Europa apre finestre su altri tipi di giocatori”.
Dodo a che punto è?
“Stiamo lavorando e andiamo avanti. Ogni giocatore ha i suoi tempi…”.
Com’è andato il rinnovo di Italiano?
“Si sono lette tante storie, ma non c’è mai stato un dubbio. Ci sono state naturalmente delle trattative, io lo faccio col patrimonio di Commisso e ho il mio carattere. Tutta la società ha un grandissimo rapporto con Vincenzo, abbiamo scelto un futuro con lui. Abbiamo un’identità e il fatto che lo scorso anno la squadra sia cambiata poco significa che c’erano giocatori di buon livello”.
Sul Franchi che sensazioni avete?
“Siamo fiduciosi e aspettiamo il restauro del Franchi. Se hanno bisogno del nostro contributo, siamo pronti a dare l’input”.
Avete voglia di fare un Roma-bis in Conference?
“Per la Roma ha avuto tanta importanza, si è creato un entusiasmo che mi auguro anche la Fiorentina possa ricevere. Però un passo alla volta, intanto prepariamoci per queste due partite ad agosto. Vogliamo dare il massimo su tutte e tre le competizioni. E voglio precisare l’importanza del settore giovanile. Gli investimenti sulle infrastrutture, come il Viola Park che costerà più di 100 milioni, lo sono sul futuro. Ieri ero qui a Coverciano per una riunione ECA sul Fair Play Finanziario e sulla sostenibilità. E il calcio italiano non è messo bene ovunque: ci sono debiti altissimi e entrate più basse. Noi non abbiamo alzato i prezzi, rispettiamo la crisi mondiale post-pandemia. Da quando abbiamo preso il club, però, le entrate sono molto più basse e i costi aumentati”.
Qualcosa da rispondere a Torreira?
“Chiedo per favore che questa storia finisca. Abbiamo subito attacchi personali, sia Rocco che suo figlio ma anche io, mia moglie e i miei figli. Intanto ringrazio Lucas per la stagione fatta con la Fiorentina, da parte mia, della società e di Commisso. Ieri Pradè ha precisato tutto il discorso, la nostra responsabilità è poi fare una scelta tecnica, che piaccia o no. Ho visto stamani quanto ha scritto Lucas e mi dispiace, città e tifoseria non meritano una reazione del genere”.
Come accoglie il professionismo nel femminile?
“Siamo tutti al corrente degli investimenti fatti sulle donne. Avranno uno stadio da 3000 posti per giocare le partite di campionato e coppa, ma anche un padiglione esclusivamente per loro con camere e tutto il resto. Lo scorso anno non è stato fatto un grande campionato e la responsabilità è mia. Ora ci aspetta il professionismo, è un cammino complicato. Stiamo lavorando, perché il movimento cresca servirà del tempo”.
Come sta sentendo Commisso? Su quali riforme vi state battendo?
“Ovviamente parliamo ogni giorno. Ci sentiamo continuamente e vi saluta. Arriverà in Italia presto. Le battaglie da fare sono tante, una è lo sviluppo della media company. Da quando siamo entrati, le cose non sono migliorate”.
Quale l’obiettivo minimo?
“Io e Commisso non promettiamo niente, ma si lavora per dare il massimo possibile. Tutti noi da mattina a sera ci proviamo, poi si può sbagliare”.
Manca il terzino sinistro di riserva?
“Abbiamo in squadra Terzic, ha giocato qualche giorno fa in nazionale con una grande partita. Vediamo come va il ritiro, sentiremo Italiano”.
Parole riportate da Tuttomercatoweb.com