Il titolo più banale? “La Fiorentina gioca a tennis: 6-1 al Chievo”. Oppure: “Fiorentina, SEI bellissima”. E ancora: “Fiorentina, SEI pronta per l’Europa”. Insomma, c’è l’imbarazzo della scelta. Importante esaltare il numero sei, che (da una parte) è il numero del diavolo, dall’altra evidenzia una supremazia assoluta, schiacciante, indiscutibile della Fiorentina di Pioli… su tutti. Sull’avversario in primis, il Chievo di Lorenzo D’Anna. Che solo sette giorni fa, al 93′, stava 2-2 con la Juve di Cristiano Ronaldo. In secundis, sulla diffidenza di: tifosi, addetti ai lavori, gufi e cassandre varie. Ma di questo ne parleremo dopo. Poi sui media, in generale. Sopratutto sui media nazionali. Per trovare un articolo, un editoriale, un approfondimento sulla Fiorentina, ci voleva un rabdomante. E invece vedrete che, sei gol (un paio di questi, meravigliosi) basteranno a ritagliare un posto in prima pagina per la Fiorentina di Pioli. Intrigante? Sbarazzina? Spumeggiante? Fate voi. Sei gol in serie A si fanno raramente, senza Veretout e senza Pjaca. E questo particolare non può essere sottovalutato. Da nessuno.
TOP & FLOP: Si chiama Gerson Santos Da Silva, è di proprietà della Roma. E’ bene precisarlo. Gioca nella Fiorentina in prestito secco, ma ha già fatto innamorare tutta Firenze. Calcio pulito (del resto è brasiliano…) cambio di gioco, cambio di passo, entrambi eccellenti. Poi ci metti: assist, inserimenti e pure un gol… Insomma: viene fuori il calciatore completo che ogni allenatore vorrebbe avere. Per quest’anno ce l’ha Pioli, ce l’ha la Fiorentina. A noi basta e avanza, poi si vedrà. Per la par condicio segnaliamo invece una strana e diffusa incertezza del portierino Lafont. Un paio di respinte centrali a mani aperte, un’uscita improvvida che poteva costar cara, insomma… nella amichevoli estive ci era piaciuto di più. Certo, la verde età (19 anni), l’esordio nel campionato italiano, la prima volta davanti al proprio pubblico, può aver giocato un ruolo importante. E, ahimè, negativo. Il tempo lavora per lui, deve lavorare per lui, anche perchè di fronte non ci sarà sempre il Chievo. Quindi… Allez Alban!!!
EDIMILSON, CHI ERA COSTUI? Alzi la mano, chi se l’aspettava? Fuori Norgaard (ripetutamente provato da Pioli a Moena, ma evidentemente acerbo), fuori Dabo (comunque presente la scorsa stagione, e “dentro” agli schemi della squadra), alla fine spunta questo ragazzo… Edimilson Fernandes Ribeiro: svizzero di passaporto, portoghese di origine, capoverdiano di sembianze. Tutto insieme fanno un centrocampista ambidestro, capace di lanciare con entrambi i piedi, un mediano che recupera palla, tiene la posizione, aiuta i compagni, funge da punto di riferimento. Insomma, un elemento all’apparenza indispensabile. La verità la scopriremo solo giocando. In coda celebriamo la doppietta di Benassi (era o non era capitano dell’under 21?), i cross chirurgici di Biraghi, la caparbietà di Simeone (volevi non segnare davanti al padre ed al “caudillo” Passarella? Sarebbe stato brutto…) il gol di Milenkovic. Come si diceva una volta: un tiro della domenica. Però bisogna provarci. La Fiorentina nasce bene, cresce meglio, e ne siamo certi… darà del filo da torcere a tutti. Europa League? Champions League? Ottavo posto? Ah, saperlo, saperlo. Quel che è certo, i 20.000 abbonati stavolta si divertiranno. Sopratutto se tiferanno Fiorentina… uniti, compatti, coesi. Senza invidie, rancori e/o personalismi.
CUI PRODEST? A proposito… A chi conviene? Contravvenendo ad una semplice regola del giornalismo, svisceriamo in coda un argomento trattato nel titolo: la curva Fiesole che prende di “scemi” da tutto lo stadio. Non era mai successo, e non c’è da vantarsene. Ergo: mentre la Fiorentina vince (anzi… stravince), la Curva Fiesole perde. Ma perde di brutto. E andiamo oltre: abbiamo l’impressione che stasera, più di altre volte, la Fiesole abbia definitivamente perso il ruolo di rappresentante del tifo. E anzi… abbia assunto l’immagine di coloro che, pur di celebrare loro stessi, vanno contro la Fiorentina. E per un tifoso, credeteci, non c’è niente di peggio che sentirsi dire: voi siete contro la Fiorentina. Com’è successo stasera, a metà secondo tempo: “scemi, scemi”, gridato da tutto lo stadio. Urlato, riversato contro quello che, fino a qualche anno fa, era il cuore del tifo viola. Tutto ciò è più di una sentenza, è un dato di fatto. Lo confessiamo: abbiamo temuto fortemente per la reazione di Andrea Della Valle, presente stasera al Franchi. Ebbene, una volta di più ADV (tramite un comunicato post-partita) si è mostrato un signore verso i tifosi, comprensivo (quasi caritatevole) verso quella minoranza rumorosa che ha osato contestare un 6-1 casalingo. Sopratutto ha osato disturbare undici ragazzi che stavano vincendo 6-1, in serie A. Da quanto non capitava? Fra quanto ricapiterà? Ebbene, non vogliamo scomodare un must religioso (“Signore perdona loro…” etc, etc) speriamo solo che chi ha sbagliato capisca. E sopratutto si adegui. Prima viene la Fiorentina, poi tutto il resto. Compreso i tifosi.