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Venuti: “Che emozione unica sentire i tifosi viola che gridavano il mio nome! Ceccherini ha il mio stesso senso dell’umorismo”

Firenze, stadio A.Franchi, 06.10.2019, Fiorentina-Udinese, foto Fiorenzo Sernacchioli. Copyright Labaroviola.com

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Venuti: “Che emozione unica sentire i tifosi viola che gridavano il mio nome! Ceccherini ha il mio stesso senso dell’umorismo”

Redazione

3 Maggio · 13:34

Aggiornamento: 3 Maggio 2020 · 13:34

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Ecco che cosa ha risposto, Lorenzo Venuti, alle domande del sito ufficiale della Fiorentina:

Come stai e come stai vivendo il lockdown?

“Sto bene, fortunatamente in tutto questo mese e mezzo non ho avuto grandi problemi e anche se ogni tanto la noia viene fuori perché le giornate tendono ad essere un po’ tutte uguali, sto cercando di sfruttare nel miglior modo possibile il tempo che ho a disposizione”.

Stai allenando corpo e mente: cosa leggi in questo periodo?

“Sì, sto allenando sia la componente fisica grazie ai programmi che ci manda quotidianamente il prof, e sto allenando anche la componente mentale che credo fermamente sia il motore di tutto. Per questo devo ringraziare Stefano Tavoletti che è la persona che mi segue e che mi ha indotto a questo tipo di lavoro. Pratico meditazione e mindful, ho un mio programma specifico di lavoro. Attualmente sto rileggendo “La mentalità vincente” di George Murnford, che è un libro che già avevo letto tempo fa, ma siccome mi ha colpito molto sto sfruttando questo periodo per leggerlo nuovamente”.

Ti diletti spesso con i videogiochi: preferisci Fortnite o Call of Duty?

“Beh credo che guardando il mio profilo Instagram non ci siano dubbi su quale gioco preferisco, sono dello schieramento di Call of Duty, la modalità Warzone, e diciamo che mi sto allenando molto anche ai videogiochi in questo periodo”.

Quali altri hobby o passioni hai coltivato in questo periodo?

“Sì, mi sto “dilettando” in cucina anche se l’unica cosa che ho provato a fare è stata la Schiacciata alla Fiorentina, quella salata. E dopo un primo tentativo un po’ fallimentare devo dire che adesso sto avendo buoni risultati. Non sono un grande divoratore di serie tv, anche se ai tempi d’oggi è impossibile non vederne qualcuna, attualmente sto guardando Prison Break. Mi piace fare montaggi video col computer, però se hai materiale, restando a casa non ne ho”.

Hai un pensiero per chi è in prima linea in questa battaglia al COVID-19?

“Il mio più grande ringraziamento va proprio ai medici, agli infermieri e a quegli operatori e forze dell’ordine che si trovano in prima linea a fronteggiare questa emergenza. Riguardo alla campagna “Forza e Cuore” iniziata dalla nostra società voglio dire di continuare a donare, perché nella vita come nel calcio e come in queste situazioni un piccolo contributo di ognuno può far raggiungere grandissimi obiettivi, mi raccomando continuiamo a donare”.

La cosa che ti ha emozionato di più dal ritorno in maglia viola?

“Sembrerà un po’ banale, ma di questo mio ritorno a casa ad emozionarmi è stata la prima giornata di campionato contro il Napoli, all’esordio quando stavamo nel sottopassaggio, lo speaker stava annunciando la formazione e i tifosi hanno gridato il mio nome. E’ stata una emozione unica, quasi indescrivibile”.

Quali sono gli allenatori che sono stati decisivi nel percorso di crescita che ti ha permesso di arrivare in prima squadra?

“Credo che ella carriera di un calciatore sono fondamentali e anche io devo ringraziarli tutti, chi più chi meno, tutti mi hanno aiutato a diventare quello che sono adesso. I tre più importanti finora sono stati Baroni, De Zerbi e Liverani che credo siano quelli che mi abbiano dato un qualcosa in più per migliorare”.

Ceccherini ha detto che sei  il suo compagno di squadra preferito… ricambi?

“Sì, ricambio l’affetto di Fede nei miei confronti e anche io dico che è il compagno con cui mi trovo meglio. Il motivo forse è perché siamo entrambi toscani, abbiamo lo stesso senso dell’umorismo e come personalità ci avviciniamo molto, questo feeling è un po’ obbligato. Credo sia una grande persona prima che un grande giocatore”.

Qual è il tuo piatto preferito fiorentino?

“È la rosticciana, non chiedetemi però come si prepara, primo perché credo che sia banale e che tutti la sappiano cucinare, secondo perché sono una frana in cucina e quindi non saprei darvi nessun tipo di consiglio. Per questo devo ringraziare la mia ragazza che cucina lei e mi permette di mangiare tutti i giorni, se fossi da solo comprerei cibo da asporto ogni giorno (ride, ndr)”.

Ci canti un pezzo dell’inno viola?
“Non me ne vogliate ma vi risparmio questo strazio di sentirmi cantare, perché sono veramente stonato come una campana e concludo semplicemente dicendo forza Viola!”.

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