LONDRA Come si vive il tifo in Inghilterra in tempi di Brexit? Proprio in questi giorni televisioni e giornali britannici rilanciano notizie e indiscrezioni su un accordo non raggiunto fra i negoziatori delle due parti. Si evoca lo spettro dell’uscita “dura”, con i pugni sbattuti sul tavolo del negoziato, che par diventato un tavolino da tè.
Ci sarà un calo delle presenze e degli iscritti al club?
Il calcio trova le sue vie. L’Europa della UEFA non è quella dei trattati. Claudio, socio del Viola club, ha seguito la Fiorentina in Azerbaijan e Israele è in pianta stabile in ambito europeo. Il calcio è diplomazia, quando non ci sono genitori apprensivi a vedere giocare il proprio bambino.
Intanto i progetti per il mese corrente del Viola club Londra si sviluppano sulla base delle partite in televisione, del torneo di calcio per tifosi London Supporters League e sulla imminente trasferta della Fiorentina femminile contro il Chelsea.
Fiorentina Women’s, così sono state battezzate le ragazze viola. Ancora non abbiamo capito che all’estero anelano a usare l’italiano: un inglese se un icecream è buono lo chiama gelato.
Tant’è che l’andata degli ottavi di finale della Champions League femminile sarà Chelsea Women – Fiorentina Women’s.
La notizia del sorteggio contro una squadra inglese coglie i soci del Viola club impreparati, come Biraghi titolare in Italia-Ucraina, e i messaggi corrono veloci fra i cellulari per ipotizzare già la trasferta.
Si gioca mercoledì 17 ottobre alle 19:35, allo stadio Kingsmeadow di Kingston upon Thames. Ci troviamo fuori da Londra, a pochi passi da Wimbledon, la cui prima squadra divide infatti questo stadio con il Chelsea femminile.
Le viola, dopo aver superato il Fortuna Hjorring, affrontano ora la squadra campione d’Inghilterra in carica, reduce dalle semifinali nella scorsa stagione, che quest’anno è stata capace di segnare undici reti in due gare al Sarajevo, senza subirne alcuna.
Nell’epoca del pareggio di bilancio, che viene spesso avvistato in compagnia dello Spread e di altri pericolosi malviventi, si fa di tutto per emozionarsi dietro ad una maglia viola; e pazienza se Wimbledon è famosa per un altro sport e se in campo non ci sono Hazard e Marcos Alonso.
L’ultima volta peraltro che la Fiorentina incrociò il Chelsea Alonso giocava per l’altra squadra e furono i viola a festeggiare. Alcuni soci del nostro club ricordano il 5 agosto 2015, allo Stamford Bridge. Finì con un gol di Gonzalo Rodríguez, che decise la sfida. Sugli spalti del Marassi d’Inghilterra, i tifosi viola scoprono che la birra comprata al bar nell’intervallo va tracannata prima di tornare al proprio posto, dove non è ammessa neanche in un bicchiere di plastica. Fuori dal settore ospiti, i tifosi osservano la partita a sedere composti, non è consentito alzarsi in piedi. Vittorio, tifoso viola, ha un biglietto di tribuna laterale: è un’amichevole e si presenta con la maglia viola addosso. Presto scopre che con quella maglia non può entrare allo stadio e che l’unico modo è farsi passare per un tifoso del Chelsea.
È il modello inglese, piaccia o meno.
Intanto Mourinho dopo il novantesimo snobba la partita bollandola come semplice amichevole e non finisce la stagione sulla panchina del Chelsea. Sousa, invece, la sua panchina non la perde neppure l’anno successivo.
Niccolò Di Pietro – Violaclub Londra