Le proteste della Fiorentina per il rigore assegnato al Milan nel finale della partita di San Siro sembrano avere un fondamento concreto. Lo hanno confermato prima le valutazioni del designatore arbitrale Gianluca Rocchi, secondo cui l’episodio non era da sanzionare, e poi le parole di Andrea De Marco, ex arbitro e oggi responsabile dei rapporti tra Can A e B, durante la trasmissione Open Varsu Dazn. De Marco ha spiegato chiaramente che il contatto tra Parisi e Gimenez non avrebbe dovuto portare al calcio di rigore, sottolineando inoltre come la reazione dell’attaccante messicano sia stata esagerata, tanto da richiedere un intervento disciplinare per simulazioni e comportamenti plateali.
Durante la trasmissione è stato mostrato il momento decisivo: al minuto 39′ e 46″ della ripresa, Marinelli ferma il gioco con Gimenez a terra, mani al volto. Dopo oltre due minuti di revisione, il Var -con Abisso e Di Paolo alla postazione – richiama l’arbitro all’on-field review. Marinelli osserva i replay, anche a velocità naturale, e decide dopo 50 secondi di assegnare il rigore e ammonire Parisi. Secondo De Marco, però, “Marinelli aveva letto bene la situazione in campo” e l’intervento del Var è stato improprio, poiché l’intensità del contatto non giustificava un calcio di rigore. Ha inoltre ricordato che, con la linea di tolleranza adottata da Rocchi in questa stagione, episodi di questo tipo non devono portare alla massima punizione.
De Marco ha infine criticato duramente l’atteggiamento di Gimenez, accusandolo di aver “accentuato molto la caduta” e di aver dato l’impressione di un colpo più violento di quanto fosse in realtà. Ha annunciato che la classe arbitrale sta studiando provvedimenti più severi contro simulazioni e atteggiamenti teatrali, anticipando un giro di vite già dalla prossima giornata di campionato. L’obiettivo, ha spiegato, è ripristinare il rispetto in campo e impedire che episodi simili continuino a condizionare partite decisive come quella tra Milan e Fiorentina. Lo riporta Tuttosport.
