Dazn, la Fiorentina, i diritti televisivi e un bottino da un milione e 600 mila euro. Sono questi gli elementi di un giallo internazionale, una truffa messa a segno da una coppia di hacker nel 2018, grazie all’astuto uso della tecnologia. Due presunti ladri del web si sarebbero intromessi con l’inganno nei rapporti commerciali che intercorrevano per i diritti televisivi tra la tv Dazn e la Fiorentina, inducendo la prima a farsi inviare oltre un milione e mezzo di euro su un conto corrente creato ad hoc. Grazie al sistema del «Man in the middle» ossia «l’uomo in mezzo» chissà quante altre incursioni informatiche la banda avrebbe portato a termine se la Polposta di Firenze, coordinata dalla pm Ester Nocera, non li avesse individuati.
Così ai due fratelli spagnoli Antonio e Eduardo Luque Guerrero, rispettivamente 63 e 65 anni, è stato notificato un avviso di conclusione indagine con l’accusa di frode informatica aggravata dal danno di rilevante gravità. A far partire l’inchiesta le denunce della Acf Fiorentina, Lega Calcio e Perform, la società inglese con sede operativa in Polonia che produce e commercializza programmi sportivi ed è licenziataria, tra gli altri, dei diritti televisivi di trasmissione delle dirette del campionato di serie A trasmesse in Italia attraverso il servizio streaming battezzato Dazn.
Tutto inizia nel 2018. La Lega Calcio assegna per il triennio 2018- 2021 i diritti televisivi delle partite di serie A alla Perform e a Sky. In base all’accordo, la società inglese dovrà versare il corrispettivo a ciascun team che milita in serie A, tra cui la Fiorentina. È dopo qualche settimana che, ritie- ne la procura, scatta la trappola degli hacker. Ad agosto, Perform in vista del pagamento di 1.605.179 milioni di euro alla Fiorentina, riceve dall’amministrazione della società viola una mail in cui si invita a usare il nuovo conto corrente acceso in una banca spagnola e le nuove coordinate. Perform paga l’importo, ma la Fiorentina non incassa i diritti televisivi. Così Perform è costretta a versare nuovamente alla società viola 1 milione e 600mila di euro.
Scattano le denunce. «Segui il denaro», è la regola praticata dagli investigatori. Così la Polposta verifica i bonifici, passa al setaccio le mail intercorse tra le due società e scopre il software maligno. Incappa così nei due spagnoli e scopre la frode. I fratelli dopo essersi intrufolati nella corrispondenza delle due società avrebbero indicato alla Perform con quella famigerata mail il conto di una società finanziaria ad essi intestata, Così avrebbero incassato quel milione e passa di euro. Ma aleggia il sospetto che questa potrebbe non rimanere l’unica stangata messa a segno nel mondo del calcio. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
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