Una Fiorentina da ricostruire, quasi completamente, partendo dai pochi elementi che il mercato non ha scalfito. Perché i viola questa estate, appena sentono suonare le sirene del mercato, vendono senza pensarci troppo.
Obiettivo incassare, dunque, mantenendo il monte ingaggi inalterato e la rosa numericamente completa. Un “progetto” che, sulla carta, non dovrebbe regalare molte gioie ai tifosi quest’anno (per usare un eufemismo), a meno di exploit inaspettati degli acquisti di Corvino ovviamente.
Ma dicevamo dei pochi elementi che rimarranno in rosa anche durante la prossima stagione. Uno su tutti è Chiesa, unico blindato insieme ad Astori, e destinato ad essere un giocatore chiave della formazione gigliata almeno fino al prossimo giugno. A lui si aggiungono anche Saponara e, se Kalinic dovesse essere sostituito da una scommessa, Babacar.
Tre calciatori intorno ai quali potrebbe girare il 4-2-3-1 di Pioli. Tre giocatori che durante le loro carriere (più lunghe quelle di Saponara e Babacar, brevissima quella di Chiesa) sono riusciti a farsi notare, ma mai ad esplodere definitivamente.
Eppure tutti e tre fanno intravedere ottime qualità che, azzardando una stima generica, potrebbero portare ai viola almeno una quarantina di gol. Numeri che, ovviamente, potrebbero essere raggiunti solo se Chiesa, Saponara e Babacar dovessero fare il decisivo salto di qualità.
La speranza della Fiorentina attualmente risiede in loro, incrociando le dita e pregando per un exploit “alla Salah” di una delle scommesse di Corvino, ad esempio Zekhnini che, al momento, completa il reparto offensivo.
Tommaso Fragassi