La delusione è ancora tanta, così come la rabbia che ancora schiuma dentro di noi. Ma stasera in campo ci va la Fiorentina… E che importa se è una partita “normale”, che importa se le speranze di agguantare un posto in Europa sono al lumicino, che importa chi gioca, chi allena o chi è il presidente. Cosa importa se alcuni detestano Sousa e altri lo adorano, che importa se ci sono i “leccavalle” e chi li chiama “ciabattini”. Cosa importa se abbiamo un capitano in scadenza, se abbiamo giocatori in prestito, giocatori adattati a mille ruoli o alcuni semplicemente troppo modesti tecnicamente.
Oggi c’è la Fiorentina! E il pensiero dovrebbe essere solo di sostenere quei colori che tanto amiamo e scrutare bene chi in una partita “normale” tira fuori il meglio di se, chi lotta su ogni pallone e chi strappa applausi per una bella giocata. Il resto non la merita, senza discussioni.
Mettiamo via anche questa delusione, è dura lo so… Mettiamo via la rabbia, i pregiudizi su giocatori, proprietà od altro. Durante la partita concentriamoci sul calcio giocato, al resto delle cose pensiamoci dopo.
Parafrasando Ligabue, ho la canzone adatta sul metter via tante cose ma non la Fiorentina:
“Ho messo via un bel po’ di cose ma non mi spiego mai perché… Io non riesca a metter via te!”
Gabriele Caldieron