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Simonelli: “Sono favorevole al VAR a chiamata, ne devo parlare in Lega ma molti la pensano come me”

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Simonelli: “Sono favorevole al VAR a chiamata, ne devo parlare in Lega ma molti la pensano come me”

Redazione

17 Febbraio · 12:20

Aggiornamento: 17 Febbraio 2025 · 12:20

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La Serie A apre definitivamente al VAR a chiamata. Dopo alcuni episodi controversi che non sono compresi dall’attuale protocollo stilato dall’IFAB, si è tornati con forza a parlare di misure aggiornate legate all’utilizzo della tecnologia.

«Personalmente sono favorevole al VAR a chiamata – ha dichiarato il presidente della Lega Serie A, Ezio Maria Simonelli alla trasmissione radiofonica “Radio Anch’io Sport” in onda su Rai Radio 1 –. Ne dobbiamo ancora parlare in Assemblea ma credo che molti la pensino come me». «I problemi del calcio sono molti – ha aggiunto il numero uno della Lega A –. In questo momento citerei quello degli stadi come il primo da risolvere. Sono felice che il ministro Abodi la pensi come noi sul fatto che ci sia la necessità di avere un commissario unico per snellire i lavori e le procedure. Faccio riferimento ad una sua intervista di fine anno in cui ha annunciato che a gennaio o febbraio avremmo potuto avere un commissario. Mi auguro che entro fine febbraio potremmo avere questo commissario per gli stadi che sarebbe molto utile. Abbiamo degli stadi che hanno una età media di 66 anni. È il primo punto su cui dobbiamo lavorare».

Infine, Simonelli ha voluto chiudere il suo intervento parlando della situazione economica del sistema calcio in Italia: «È chiaro che la Premier League è diventata irraggiungibile. Loro fatturano oltre 4 miliardi e noi siamo a 1,2 miliardi. Siamo stati aiutati dai decreti governativi come il Decreto Crescita che ha permesso di attrarre grandi campioni. Siamo stati al secondo posto del ranking UEFA, ora siamo terzi e speriamo di tornare secondi. Senza i benefici fiscali stiamo perdendo competitività: se il calcio perde competitività, la perde tutto lo sport italiano perché il 10% degli introiti del calcio viene destinato agli altri. Mi auguro che il governo prenda consapevolezza di questo e trovi dei meccanismi che ci permettano di attrarre i campioni». Lo riporta Calcio e Finanza

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