Mario Sconcerti è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno: “Bernardeschi? Alla sua età si ha il diritto di essere incoerenti. Mi dispiace una cosa, la morale che ne esce. Noi abbiamo potuto vincere un campionato perché avevamo fatto un progetto sui giovani, oggi non è più possibile. Puntare sui giovani vuol dire vederli andare via quando cresceranno. La differenza tra quello che puoi dare te e quello che possono dare gli altri è troppa. Questo mi dispiace molto perché limita la possibilità di portare a casa vittorie e bisogna abituarsi a vedere i giocatori andarsene”.
Spende alcune parole anche sulle vicende societarie: “Tutto quello che ha fatto la proprietà in questi giorni è stato di prendere le distanze dalla Fiorentina. Il problema è, Della Valle stanno vendendo davvero? Tutto il resto è poi una conseguenza. Una vendita così massiccia di giocatori, che era però annunciata, unita al comportamento della famiglia Della Valle, mi sembra che facciano capire un disinteresse molto marcato”.
E prosegue sempre sulla gestione Della Valle: “Ho sempre considerato il talento la base professionale di una persona. Non tanto l’età. Si può dire tutto della Fiorentina, ma non che sia stata gestita male. Non ha un debiti con le banche, la gestione dell’azienda è ottima. Anche quella dei risultati, ora conosciamo tutto il valore di quei quarti posti che sono stati fatti in sequenza”.
Si sofferma poi sulla questione attaccante: “In questo momento credo che Kalinic sia migliore di Simeone. Ma nel giro di due-tre anni Simeone può diventare più forte del croato”.
E conclude con un pensiero sul livello della squadra: “A me preoccupa il fatto che siano arrivati giocatori che non mi sembrano al livello di quelli degli ultimi cinque anni. Mi sembra una squadra da classifica modesta. Bisognerebbe sapere a che punto sono le trattative. Allo stato attuale o c’è un contrordine, o noi siamo una società in vendita”.