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Rossitto: “Vanoli carico a bomba, potete contarci. Non è rigido sul sistema di gioco. Conference? Gli auguro di vincerla”

Rassegna Stampa

Rossitto: “Vanoli carico a bomba, potete contarci. Non è rigido sul sistema di gioco. Conference? Gli auguro di vincerla”

Redazione

8 Novembre · 09:16

Aggiornamento: 8 Novembre 2025 · 09:16

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"Vanoli pretende tanto, sono convinto che farà benissimo"

Uniti da un rapporto di grande amicizia prima che di stima professionale. Fabio Rossitto è il primo tifoso di Paolo Vanoli. Il nuovo allenatore della Fiorentina è uno che sa farsi volere bene. E fra i suoi ex compagni di squadra a Firenze in tanti ne hanno parlato in modo lusinghiero. Ecco le sue parole a La Nazione: «L’ho sentito in queste ore per messaggio. Se è carico? Potete contarci, è come una bomba a mano pronta a esplodere». Basterebbe questa frase per raccontare Paolo Vanoli da parte di chi lo conosce bene.

Fabio, partiamo dalla domanda più importante. Vanoli è l’uomo giusto per tirare fuori dai guai la Fiorentina?

«Fatemi premettere una cosa. Mi dispiace molto per Stefano Pioli, un allenatore bravo e preparato. Purtroppo quando si entra in questi periodi negativi l’unica cosa da fare è cambiare l’allenatore. Detto questo, sicuramente sì. L’ho seguito molto, dai tempi del Venezia. Ha un metodo di lavoro che è tanta roba. E’ determinato, competente. Arriva al campo la mattina presto e va via la sera tardi. E’ un allenatore moderno».

Viene definito un martello con i suoi calciatori…

«Confermo tutto, pretende tanto. Ha fatto una bella palestra nel settore giovanile della Nazionale, quando alleni i giovani devi avere sensibilità e polso. E’ super motivato, io sono tranquillo perché convinto che farà benissimo».

Siete gli ultimi che hanno portato un trofeo a Firenze, la Coppa Italia nel 2000/2001. La Fiorentina ha un conto in sospeso con la Conference…

«E io gli auguro di vincerla, mi farebbe proprio piacere se fosse lui a riportare un trofeo in questa città. Ma andiamo per gradi. Adesso bisogna risistemare il campionato. Poi penserà alla coppa».

A livello tattico da dove ripartirà?

«E’ sempre in evoluzione, studia tanto, comprese le culture dei giocatori stranieri che trova in squadra. Ricerca intensità, porta concetti moderni. L’aggressione di Sacchi e Conte, maestri importanti. Anche in Russia ha imparato molto. Non è rigido sul sistema di gioco, saprà trovare quello giusto in base alle caratteristiche dei giocatori».

Insomma i tifosi della Fiorentina possono stare tranquilli?

«Assolutamente sì, sono in buonissime mani. E verrò presto a dirglielo di persona. Non vedo l’ora di tornare a Firenze per passare un po’ di tempo con Paolo e con tanti amici che ho lasciato lì».

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