I lavori dentro lo stadio Franchi vanno avanti con regolarità. Nelle prossime settimane dovrebbe essere messo a terra il progetto esecutivo per dare ufficialità alla proposta di variante approvata in conferenza dei servizi (quella che consente alla Fiorentina di continuare a giocare al Franchi), dopodiché col progetto, saranno cristallizzati anche le tempistiche nel dettaglio.
Le stesse rassicurazioni che sono state date anche durante il vertice di due giorni fa tra il gruppo di lavoro della Figc, la sindaca e il dg della Fiorentina, Alessandro Ferrari con Michele Uva, emissario emissario Uefa e delegato ufficiale per il comitato organizzatore italiano. Su tutto aleggia l’ipotesi di un’iniezione di fondi da parte del patron viola, Rocco Commisso che, si era detto disponibile a mettere sul piatto 50 milioni di euro per terminare le rifiniture e il secondo lotto dei lavori. L’altra occasione ghiotta invece sono i fondi di quello che il decreto Sport (una volta terminato l’iter di conversione) ha istituito come forziere dello Stato per gli stadi: il Fondo Italiano per lo Sport dentro al quale dovrebbe confluire parte del mezzo miliardo disponibile anche per contributi a fondo perduto. Da trasferire poi sugli stadi in lizza per gli Europei. Lo scrive La Nazione.