Visto che le conclusioni normali De Gea le parava tutte, per batterlo l’Inter ha dovuto inventarsene due straordinarie. Dopo un tempo in cui il portiere spagnolo ha bloccato o deviato ogni tentativo di segnare degli attaccanti nerazzurri, a stendere la Fiorentina nella ripresa hanno pensato due centrocampisti: Çalhanoglu con un gran colpo da fuori e Sucic, che tre minuti dopo ha segnato il suo primo gol interista dopo aver dribblato mezza difesa con un colpo di suola. Il 3-0 finale di Çalha — 27° rigore segnato in maglia nerazzurra su 28 e quinto gol in campionato, che gli vale la leadership tra i marcatori — è arrivato nel finale, quando ormai la partita aveva poco da dire.
La Viola ha invece confermato tutti i suoi guai. Nessuno chiedeva a Stefano Pioli di vincere a San Siro, ma la sua situazione si fa ancora più complicata: 4 punti in 9 gare, senza successi, sono la peggior partenza di sempre per la squadra in serie A. E se non ne porterà a casa 6 nelle prossime sfide con Lecce e Genoa, è più che probabile che per il big match del 22 novembre al Franchi contro la Juventus ci sarà un altro tecnico. Anche se il ds Pradè frena: «Pioli non si tocca». Lo scrive Repubblica.
