
Callejon si presentò con l’orgoglio di chi non aveva certo bisogno di esporre un biglietto da visita che recasse il suo nome, cognome e le sue caratteristiche tecniche. Callejon ha una storia, un passato di primissimo piano e soprattutto aveva deciso di firmare per la Fiorentina ben prima che la società annunciasse la cessione del talento nato e cresciuto nel settore giovanile viola. Callejon piaceva a Iachini che aveva in mente di farlo giocare largo nel tridente offensivo oppure in coppia con una punta per sfruttare le sue doti di inserimento e nell’uno contro uno. Quel progetto tecnico è tramontato poco dopo l’arrivo dello spagnolo e l’arrivo di Prandelli in panchina non ha sortito alcun effetto.
Callejon continua ad allenarsi: massima professionalità, mai un messaggio polemico o non in linea con la causa della Fiorentina che in questo momento ha bisogno soltanto di concentrazione, unità d’intenti, tanto cuore. Anche perchè a Benevento i viola si giocheranno un’altra sfida decisiva per la salvezza. Un’altra stagione sulla carta, per chi attende in silenzio e con grande rispetto la sua occasione. I campioni si riconoscono soprattutto nel momento del bisogno, quello di massima difficoltà. Lo riporta Repubblica.