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Quella di Cagliari sembrava la Fiorentina di Palladino, ma è troppo presto per dare giudizi

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Quella di Cagliari sembrava la Fiorentina di Palladino, ma è troppo presto per dare giudizi

Andrea Pagni

25 Agosto · 12:25

Aggiornamento: 25 Agosto 2025 · 12:29

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Si è giocata ieri a Cagliari la partita d’esordio in Serie A della Fiorentina, una partita amara visto che il Cagliari ha raggiunto i viola allo scadere sull’1-1. Quella di ieri è stata una partita che avremmo potuto tranquillamente omologare tra le partite dello scorso anno, viste le similitudini tra lo svolgimento della partita di ieri e quelle dello scorso anno. Tante critiche che abbiamo mosso lo scorso anno a Palladino le abbiamo riviste ieri. Difficoltà nel fare gioco con una squadra chiusa e aggressiva, ritmo compassato e finale di sofferenza dopo aver trovato il vantaggio abbastanza episodico.

Tuttavia nell’atteggiamento ci sono state delle differenze come è ovvio che sia. La Fiorentina lo scorso anno costruiva dal basso per cercare in maniera quasi ossessiva il lancio lungo per Kean che attaccava la profondità, soluzione che ieri non abbiamo visto quasi mai. Così come un atteggiamento difensivo diverso, con una difesa che evita di schiacciarsi in area di rigore ma che cerca di tenere una linea più alta.

Troppo presto per dare giudizi, siamo ad Agosto, con una partita giocata il Giovedì ed è normale che manchino brillantezza e forma fisica. Serviranno tempo e minuti nelle gambe per trovare automatismi e correggere i problemi che ci sono ad inizio stagione e perfezionare quella che è la proposta di gioco. Già ieri Pioli all’intervallo è riuscito a correggere qualcosa, togliendo Ndour per Mandragora e ritrovando un po’ più di precisione e fluidità nella manovra complice anche il passaggio ad il 3-5-2.

Quello che convince meno è proprio la disposizione del centrocampo, soprattutto nei ruoli di Sohm e Ndour. Nel primo tempo con la Fiorentina con il pallino del gioco in mano (56% di possesso palla) sono venute fuori le lacune di entrambi in fase di palleggio. Con Ndour che facendo anche il trequartista ha faticato anche a trovare la posizione. Al contrario nei secondi 45′ con il centrocampo in linea e Mandragora a dare una mano a Fagioli in costruzione, Sohm più libero da compiti di palleggio, ha offerto una prestazione migliore. La Fiorentina inoltre dovrà capire come coinvolgere al meglio Kean che ieri è stato troppo avulso dal gioco viola con appena 9 palloni toccati.

C’è del lavoro da fare comunque per Pioli che ha tutte le capacità per risolvere la situazione. Quella di ieri comunque non era una partita facile da preparare. La Fiorentina dopo il play-off di Conference è volata direttamente a Cagliari senza mai passare del Viola Park. Inoltre non deve essere facile preparare una partita contro un avversario come Pisacane alla prima da allenatore professionista. Lavoro più semplice per Pisacane visto che il vice dell’allenatore del Cagliari è Murelli, lo storico vice di Stefano Pioli, che sicuramente meglio di chiunque altro conosce il credo calcistico dell’allenatore viola.

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