Con il tempo, la difesa a tre ha iniziato a prendere sempre più piede e farsi largo anche nelle squadre più importanti, che ambivano ad ottenere risultati più appetibili di una salvezza tranquilla, e negli ultimi anni gli allenatori che ne hanno fatto una vera e propria filosofia sono sempre di più, soprattutto in Italia.
Cerchiamo di andare con ordine però: l’allenatore più vincente che in Italia abbia adottato la filosofia della difesa a tre è senza ombra di dubbio Antonio Conte, tanto odiato quanto ammirato tatticamente.
Per Conte il 3-5-2 è sempre stato un cavallo di battaglia, un modulo attraverso il quale è riuscito a trasmettere i suoi ideali di gioco, partendo da una fase difensiva molto compatta grazie ai tre centrali che venivano aiutati dagli esterni di centrocampo, i quali in fase difensiva tendevano molto a ripiegare. Come abbiamo detto prima però, non bisogna soffermarsi solo sulla fase difensiva, perché questo modulo è molto di più e negli ultimi due anni ci sono stati due allenatori in Italia capaci di dimostrare quanto sia spettacolare ed efficace la fase offensiva con questo genere di moduli: Giampiero Gasperini e Simone Inzaghi.
Si potrebbe parlare per ore di quanti altri allenatori stiano cambiando sempre più la propria filosofia e mentalità, approcciandosi al “mondo della difesa a 3”, sia in Italia che nel resto d’Europa.
Ma allora spiegateci un po’: perché della Fiorentina abbiamo dovuto cambiare l’unica cosa giusta su cui avevano lavorato Montella e Iachini?
Questo è stato il più grosso errore di Cesare Prandelli da quando è tornato sulla panchina gigliata; aver perso tanto, troppo tempo, a insegnare alla Fiorentina come si gioca con la difesa a 4, la quale ha tantissime differenze rispetto alla difesa a 3 e tantissime incognite che possono essere colmate solo da squadre con un organico di livello europeo.
Un modulo perfetto per rosa e interpreti, che dava maggiori sicurezze e compattezza.
Eravamo un fortino, quasi insuperabile, almeno a livello visivo.
Cesare a parer nostro ha fatto malissimo a cambiare modulo, perché è grazie al 3-5-2 se avevamo la certezza di avere una buona difesa.
Non a caso, tornando alla difesa a tre interpreti, sono arrivati anche punti e ottime prestazioni; due pareggi in un momento complicato con squadre collaudate come Sassuolo e Verona, una vittoria schiacciante sulla Juventus, un pareggio con il Bologna, una vittoria contro il Cagliari e solamente una sconfitta arrivata contro la Lazio.
Il problema della Fiorentina adesso e trovare il quadro tattico giusto per la squadra per permettere agli interpreti coinvolti di rendere al loro meglio.
Ecco la migliore opzione adottabile da mister Prandelli, per valorizzare la rosa che ha a disposizione, naturalmente alcuni acquisti sarebbero d’obbligo.
• 3-4-1-2: Un modulo prettamente offensivo, ma che può anche trasformarsi in una vera e propria roccaforte per la squadra toscana.
Oltre ai 3 centrali difensivi che possono interscambiarsi, potremmo osservare una mediana di corsa e qualità con la coppia Castrovilli-Amrabat, supportata da una ottima batteria di esterni composta da Cristiano Biraghi e da un possibile arrivo di Andrea Conti, anche se il massimo sarebbe Alvaro Odriozola del Real Madrid.
In trequarti agirebbe indisturbato Franck Ribery, un ruolo alla Papu Gomez nel modulo di Gasperini, perciò non avrebbe compiti di ripiego difensivo e avrà la libertà di poter svariare sull’intero fronte offensivo, così da poter dettare i passaggi e gli inserimenti dei centrocampisti.
Infine il vero valore aggiunto sarebbe affiancare Dusan Vlahovic ad un altro attaccante, aspetto che porterebbe più trame offensive e che potrebbe creare alchimie importanti in fase offensiva.