Ecco l’interviata rilasciato dal difensore della Roma, Gianluca Mancini, al termine della sfida con l’Udinese in trasferta: “Sembrava di essere passato dalla Primavera alla prima squadra quando ero già a Firenze. Ero in Under 21 e Di Biagio mi disse che il mister Mancini voleva chiamarmi in Nazionale maggiore. Andai fuori di me, lì trovai calciatori come Chiellini, Bonucci, Verratti e Florenzi. Gente che io tifavo con le strisce colorate in faccia, fu incredibile! Lo stesso cognome del ct? A Firenze mi prendevano in giro perché dicevano che ero il figlio di Mancini, infatti Roberto mi fece una battuta una volta arrivato in Nazionale: “Ti chiami come me! Devi portare alto il nome”. E io gli risposi che tutti pensavano che fosse mio padre. Appena ho scelto il numero di maglia il 23 la prima persona a cui pensai fu Davide Astori. Qui a Roma l’hanno avuto in tanti, ma soprattutto ce l’ha avuto lui. L’ho conosciuto per due mesi in ritiro a Moena con la Fiorentina. Ci sono state tante persone che hanno parlato bene di lui e se tante persone parlano molto bene di un uomo vuol dire che era veramente speciale”.