
Cesare Prandelli ha parlato a Radio Serie A sui motivi che hanno portato alle dimissioni da allenatore della Fiorentina nella stagione 2020/2021, queste le sue parole:
Quando sono tornato alla Fiorentina c’era diversi problemi, era il momento del Covid, c’era il lockdown, era una situazione complicata proprio a livello generale. Mi sono messo sulle spalle tanti problemi e tante situazioni ma avrei dovuto solo fare l’allenatore, io però sono fatto cosi, quando inizio e dò la parola cerco di essere disponibile a qualsiasi discussione. Man mano che andavo avanti mi rendevo conto che ero solo, non c’era condivisione sulla progettazione e sulla programmazione, andavo avanti e sentivo questo peso.
C’è stato un episodio che mi ha fatto riflettere e pensare: stavamo giocando contro la Sampdoria e stavamo facendo un’ottima partita, quando Quagliarella ha fatto gol ho avuto un vuoto dentro, per 4/5 secondi mi è mancata l’aria, mi sembrava un’eternità. Ho parlato con chi sa gestire certe situazioni e mi hanno detto che avrei dovuto staccare per qualche settimana perchè mi sentivo troppo coinvolto, come quando un chirurgo deve operare ma il paziente è un figlio, avevo questo assillo mentale di risolvere tutti i problemi ma per farlo ci voleva tempo.
Tutte le volte che entravo al centro sportivo sentivo questo malessere, era un malessere passeggero. Abbiamo giocato a Benevento e Dusan aveva fatto 3 gol, ero molto stanco dopo quella partita, la settimana dopo abbiamo affrontato il Milan e tutti i giorni in quella settimana mi sentivo a disagio, cosi dopo quella gara ho deciso di staccare”
IL PARERE DI CASTELLACCI SULL’INFORTUNIO DI DODO
Castellacci: “Dodò 6-8 mesi per il recupero. Non anticipi i tempi sennò si alza il rischio ricaduta”