Nelle pagine del Corriere Fiorentino troviamo l’intervista a Cesare Prandelli, ecco un estratto:
La Fiorentina ce la fara?
«Sì se riuscirà a essere unita, compatta. Vedo analogie quando dopo aver perso a Livorno e con la penalizzazione di Calciopoli dissi “o ci aiutate o siamo nei guai”. L’ambiente fa la differenza, ma tutte le componenti devono far in modo che i pezzi vadano al posto giusto. Il potenziale c’è, perfino per puntare l’Europa».
Sabato c’è la Juventus, una sfida da brividi per la rivalità storica e per la classifica.
«E io vado contro corrente: per me una partita del genere può anche diventare quella della svolta. Non ho dubbi che il Franchi sarà compatto e spingerà la sua squadra perché questa è la partita per eccellenza. Ma prima del fischio d’inizio bisogna essere convincenti nelle dichiarazioni e saper interagire con la città».
Dall’altra parte ci sarà Vlahovic, uno che lei conosce benissimo.
«Con me si valorizzò, ma Corvino fu bravissimo a vederne il potenziale e a portarlo da noi. Se non c’è stoffa, nessuno si inventa nulla».
