Il difensore della Fiorentina, Marin Pongracic, è stato intervistato ai microfoni di Radio Bruno direttamente dal ritiro della Fiorentina in Inghilterra per parlare della nuova stagione alle porte. Queste le sue dichiarazioni:
“Gli allenamenti sono tosti, ma adesso sono cose che servono. Andiamo forte e mettiamo benzina nelle gambe.
Durante gli allenamenti abbiamo visto che hai chiesto alcune informazioni sui movimenti che ti chiedeva Pioli? Cambierà qualcosa in campo, perché giocheremo in modo diverso, e crediamo nel nostro stile di gioco. Chiedo sempre e faccio domande perché essendo difensore, se sbaglio qualcosa può essere pericoloso.
Compi un anno da quando sei arrivato, che anno è stato a Firenze? E’ stato un inizio difficile per me, perché fin da subito non abbiamo giocato bene e non abbiamo avuto risultati. Anche gli infortuni non sono stati dalla mia parte. Da subito volevo fare la differenza e non ci sono riuscito, ed è per questo che voglio fare il massimo ed essere al 100%.
Hai un’ottima conduzione del pallone e qualche volta ti abbiamo visto spingerti in avanti. Hai mai fatto altri ruol in carriera? A me piace andare nel dribbling e provare a saltare l’uomo, qualche volta, anche perché da piccolo è capitato di fare altri ruoli tra cui l’attaccante. E’ una mia caratterstica che voglio mostrare anche quest’anno. Alcune volte, per creare un vantaggio per la mia squadra, provo a fare anche questo.
Il mio ruolo? Dipende sempre dall’avversario. Io non penso troppo, vado a istinto ma deve essere sempre con intelligenza e non troppi rischi. Da braccetto ci sono più occasioni per fare la costruzione, ma vedremo anche da centrale.
Non ho ancora segnato in Italia? Questa cosa mi manca, serve per diventare un top difensore fare 3, 4 o 5 gol. Il colpo di testa specialmente offensivo non è un mio punto di forza, ancora non ho il timing perfetto. Forse anche quando salto, dovrei saltare più in alto. Sono uno che si arrabbia con sè stesso quando sbaglia qualcosa, voglio essere sempre la versione migliore di me stesso. Anche in allenamento siamo competitivi e tutti vogliono vincere.
L’esperienza in Germania? Dove sono nato e cresciuto sento che è casa mia perchè ci sono amici e famiglia. Nel calcio è stato difficile in Germania perchè ancora non ero maturo, il mio comportamento non è stato top e non mi hanno trattato benissimo. Ora sono cambiato e mi sento molto bene in Italia come in Croazia perchè la cultura qua è più vicina a quella bosniaca.
Grande atmosfera? Anche l’anno scorso era così. Abbiamo un buon gruppo e diamo tutto. Devo dire che in Italia non è facile fare grandi cose perchè si sono tante altre squadre forti, non solo la Fiorentina.
Quanto siamo forti? Siamo una squadra forte ma ancora dobbiamo crescere perchè siamo giovani. Speriami di fare un altro passo per diventare una squadra top in Italia. Vogliamo stare tra le top 5 in Italia e vogliamo pensare a partita dopo partita per fare grandi cose. C’è un bel mix tra esperienza e giovani.
L’impatto di Pioli? Molto buono. Lui è un mister con esperienza, ha avuto il grande successo al Milan. Ha inoltre il suo stile di gioco e noi vogliamo mettere tutto in campo per essere una squadra che gioca bene al calcio e vincere le partite. Un mister con tanta autorità e sappiamo tutti che ha lavorato con grandissimi giocatori come al Milan o ha lavorato con Ronaldo in Arabia. Io voglio crescere anche grazie a lui.
Kean? Ha tanta rabbia ed è un giocatore che ha caratteristiche fisiche che non ho visto spesso nella mia carriera. Una punta davvero forte, sempre pericoloso. In allenamento siamo in competizione ed è bello perchè si alza il livello.
Gudmundsson? Felicissimo che è rimasto. Speravo che rimanesse, so che ha avuto qualche difficoltà l’anno scorso ma spero che sarà in salute e con la testa giusta. Un giocatore che si impegna, si sacrifica e che può fare la differenza e l’abbiamo visto.
La fiducia in me stesso? Tutti abbiamo alti e bassi. Ne ho avuti tanti di bassi in carriera e questi ti fanno crescere per essere più sicuro. La cosa più importante è la passione e voler dimostare per essere sempre la versione migliore.
Dzeko? Ho parlato tanto con lui e anche Modric in Nazionale perchè l’aspetto dell’età è importante. Entrambi hanno questa voglia, motivazione e gioia di giocare a calcio. Poi devi essere professionista al massimo per rimanere a questi livelli. Modric per noi croati è il più grande della storia e sono curioso di vederlo qua al Milan in Serie A. Speriamo non siano troppo forti quando giochiamo contro di loro.
Altri sport che guardo? Basket, MMA ma niente di più. Il paintball è andato bene, abbiamo perso ma la prossima volta vinciamo.
Sogno? Il mio sogno è raggiungere gli obiettivi di squadra: vincere la Conference e arrivare in Champions League.