Il giornalista Ernesto Poesio ha parlato ai microfoni di Radio Bruno del momento della Fiorentina: “Il cambio tattico è da provare, Vanoli non ha ancora messo mano all’aspetto tattico, anche se non sarà la panacea di tutti i mali, magari trovando delle sovrapposizioni, e sfruttando le tre punte forti di testa che hai. Io pensavo al 4411, mettendo quattro terzini sulle fasce, e Gudmundsson o Fazzini alle spalle di Kean, un po’ come nella serie delle otto vittorie di fila dell’anno scorso, quando ha trovato un po’ più di compattezza. Anche Ranieri e Comuzzo si sono trovati meglio a 4.
Sul centrocampo: “Abbiamo fatto un’analisi sul Corriere sui contrasti vinti è il migliore è Mandragora col 40%. I giocatori sono quelli, devi trovare il modo per un’armonia di squadra, e credo che la stessa compattezza dimostrata dalla Fiorentina con le parole di Ferrari e quelle di Dzeko col megafono vada mostrata in campo, aiutando il compagno, facendo una corsa in più, ragionando di squadra, che è la grande mancanza di questa squadra che non è mai diventata una squadra. Bisogna arrivare a 1.2 come media punti: temo il Sassuolo, speriamo che col Verona si vinca, con l’Udinese è abbordabile, mentre il Parma fa un gioco semplice ma efficace”:
Sull’episodio del megafono: “Non so cosa dovrebbe portare. I tifosi cosa hanno fatto? Hanno fischiato per delle prestazioni che non si potevano onestamente vedere, ma non mi è sembrato necessario che Dzeko parlasse ai tifosi. Se la sensibilità è questa, i tifosi che andranno allo stadio eviteranno di far sentire il loro malumore durante la partita. A questo punto apri il Viola Park, magari il lunedì o il martedì, e se devono parlare i tifosi è meglio in quel caso, anziché davanti alle telecamere nazionali di DAZN”.
