Il direttore sportivo Gianluca Petrachi è intervenuto ai microfoni di Colpi d’Ala su Radio FirenzeViola, puntando il dito contro le storture del movimento calcistico italiano:
“Ci sono delle regole nel nostro sistema calcio che sono sbagliate. Stiamo andando in controtendenza, non si valorizza l’aspetto tecnico del calciatore. Si chiacchiera tanto, ma poi chi deve prendere delle decisioni deve conoscere il calcio, il settore giovanile. Il calcio è sempre stato il settore più amato da tutti. Questo perché non esistevano le raccomandazioni. Quindi se tu decidi politicamente che mi deve giocare un ragazzino in Lega Pro diventa tutto una follia”.
Secondo Petrachi, le criticità non sono recenti: “Ormai i problemi vanno avanti da anni… Io dico che l’Europeo ci ha rovinato. Vincerlo ha messo una benda davanti agli occhi di tutti. Quella vittoria ha sepolto tutto quello che si stava iniziando a fare, e poi ha messo a tacere tutti”.
Passando ai viola, Petrachi non ha risparmiato critiche:
“La mia sensazione è che nella Fiorentina sia scattata tantissima presunzione. La squadra è presuntuosa, se l’è ‘creduta’ prima di essere qualcosa. Bisogna fare un bagno d’umiltà. Oggi i viola sono costretti a fare un campionato diverso. Finché non ti rendi conto che lotti per non retrocede è un disastro”.
In vista della gara contro i bianconeri, il dirigente vede un match aperto a ogni scenario:
“Può accadere di tutto, ma intanto l’idea è di mettere paura in mezzo al campo. Se non vinci i duelli fisici, non vai da nessuna parte. Devi costruirti la vittoria. Serve garra, cattiveria. Devi giocare la partita ragionando da ‘provinciale’, sapendo che devi salvarti”.
Petrachi ha apprezzato almeno in parte l’atteggiamento visto nell’ultima gara:
“L’approccio che la Fiorentina ha avuto a Genova mi è piaciuto. Loro sono partiti con la mentalità dello scontro salvezza, e almeno nel primo tempo si è visto. Poi nel secondo tempo non c’è stata quella sana cattiveria di portare a casa di tre punti”.
Infine, sulle voci di un suo arrivo in viola:
“Non ho avuto un contatto diretto. Ci ho sperato, Firenze rappresenta una grande piazza e lo so anche perché sono stato tanti anni al Torino. I primi ad arrivare col gagliardetto a Superga erano quelli della Fiorentina. Comunque mai dire mai, auguro il meglio ai viola”.
