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Ecco perchè Tavecchio non vuole dimettersi da ruolo di presidente della Lega Calcio. Non basta il fallimento

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Ecco perchè Tavecchio non vuole dimettersi da ruolo di presidente della Lega Calcio. Non basta il fallimento

Redazione

15 Novembre · 14:00

Aggiornamento: 15 Novembre 2017 · 14:00

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Tavecchio a sua discolpa oggi pomeriggio proverà a portare questi temi: il bilancio in attivo della Figc, il peso dell’Italia nelle cariche internazionali, la Var, la scelta condivisa da tutti di Ventura. Ma resta, come un macigno, il fallimento mondiale. Questo pesa, rischia di trascinare a fondo tutta la dirigenza federale. Proverà a giocarsi l’ultima carta, disperata: un ct vero, uno come Ancelotti. Ma forse non avrà tempo, lo stesso Ancelotti vuole un ricambio in Figc.Nel pomeriggio, in Figc, gli stati generali del calcio: Tavecchio ha convocato le componenti. Un po’ zoppe, come si sa.

La Lega di A è commissariata dallo stesso Tavecchio: doveva restare in carica sino al 31 ottobre, ma è slittato tutto all’11 dicembre. Entro il 30 novembre vanno ricostituiti gli organi direttivi, dal presidente all’amministratore delegato (ruolo nuovo, assai ambito ma forse già assegnato). Se non fosse possibile trovare un accordo, allora la cosa si complicherebbe molto. Tavecchio si farebbe da parte e nominerebbe un commissario ad acta. Ma la sua posizione sarebbe molto delicata, a quel punto il Coni come farebbe a salvarlo?

Prospettive migliori in Lega di B: anche qui c’è il commissario ma forse entro oggi si troverà un accordo fra i 22 presidenti in modo da andare all’assemblea del 23 novembre con un nome condiviso. Il nome è quello dell’avvocato Mauro Balata, romano, stimatissimo da Tavecchio (che l’aveva scelto come procuratore Interregionale) e da Sibilia. Balata presto scioglierà la riserva. Miracolo: pare sia d’accordo anche Lotito.

Solo quando tutti gli organi saranno funzionanti, si potrà pensare davvero a una riforma del calcio, di cui c’è bisogno. Da gennaio, quindi, tavolo a oltranza: capotavola Cosimo Sibilia, che da Tavecchio ha avuto proprio la delega per le riforme e che ha alcune proposte (come il ritorno al semiprofessionismo) da presentare agli altri commensali. Ma intanto bisogna vedere se ci sarà ancora Tavecchio alla guida della Figc.Tavecchio a sua discolpa oggi pomeriggio proverà a portare questi temi: il bilancio in attivo della Figc, il peso dell’Italia nelle cariche internazionali, la Var, la scelta condivisa da tutti di Ventura.

Ma resta, come un macigno, il fallimento mondiale. Questo pesa, rischia di trascinare a fondo tutta la dirigenza federale.
Proverà a giocarsi l’ultima carta, disperata: un ct vero, uno come Ancelotti. Ma forse non avrà tempo, lo stesso Ancelotti vuole un ricambio in Figc.Nel pomeriggio, in Figc, gli stati generali del calcio: Tavecchio ha convocato le componenti. Un po’ zoppe, come si sa. La Lega di A è commissariata dallo stesso Tavecchio: doveva restare in carica sino al 31 ottobre, ma è slittato tutto all’11 dicembre. Entro il 30 novembre vanno ricostituiti gli organi direttivi, dal presidente all’amministratore delegato (ruolo nuovo, assai ambito ma forse già assegnato). Se non fosse possibile trovare un accordo, allora la cosa si complicherebbe molto. Tavecchio si farebbe da parte e nominerebbe un commissario ad acta. Ma la sua posizione sarebbe molto delicata, a quel punto il Coni come farebbe a salvarlo?

Prospettive migliori in Lega di B: anche qui c’è il commissario ma forse entro oggi si troverà un accordo fra i 22 presidenti in modo da andare all’assemblea del 23 novembre con un nome condiviso. Il nome è quello dell’avvocato Mauro Balata, romano, stimatissimo da Tavecchio (che l’aveva scelto come procuratore Interregionale) e da Sibilia. Balata presto scioglierà la riserva. Miracolo: pare sia d’accordo anche Lotito.

Solo quando tutti gli organi saranno funzionanti, si potrà pensare davvero a una riforma del calcio, di cui c’è bisogno. Da gennaio, quindi, tavolo a oltranza: capotavola Cosimo Sibilia, che da Tavecchio ha avuto proprio la delega per le riforme e che ha alcune proposte (come il ritorno al semiprofessionismo) da presentare agli altri commensali. Ma intanto bisogna vedere se ci sarà ancora Tavecchio alla guida della Figc.

 

Repubblica.it

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