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Pedullà: “Oggi la Fiorentina non è una squadra, Italiano non sereno. Basta parlare di Vlahovic e Torreira”

Passione Fiorentina

Pedullà: “Oggi la Fiorentina non è una squadra, Italiano non sereno. Basta parlare di Vlahovic e Torreira”

Gabriele Montagnani

24 Ottobre · 17:55

Aggiornamento: 10 Gennaio 2023 · 16:26

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L’esperto di calciomercato Alfredo Pedullà è intervenuto ai microfoni di Passione Fiorentina su Twitch per commentare l’inizio di stagione complicato della Fiorentina. Ecco le sue parole:

INTER “Sul 3-3 doveva sparire il pallone. Gli arbitri oggi sono scarsi. Valeri viene considerato esperto, ma non si può fare quello che ha fatto lui sul rigore di Dimarco. Ma andiamo oltre. Sul 3-3, nella mia concezione di squadra che ha fatto 10 punti in 10 partite, il pallone deve sparire. Non si può vedere Milenkovic, al 96′, a centrocampo a marcare Dzeko”.

ITALIANO “Ho grande stima di Italiano, ma ha perso il controllo anche delle scelte. Non è sereno. E lo si vede nella scelte che fa. Il tecnico trasmette troppo ansia alla squadra e in campo questo si vede. Esonero? Io non sono per cambiare l’allenatore dopo un anno, voglio capire il programma e vorrei una svolta. Queste cinque partite tra campionato e Conference, prima della sosta sono dei veri e proprio esami”.

MOMENTO FIORENTINA “La Fiorentina oggi non è una squadra. Gioca 10 minuti, ha reazioni di pancia grazie agli oltre 30mila del Franchi che la spingono. Non mi sono piaciute le dichiarazioni dopo la Lazio, dopo una partita persa 4-0 non puoi parlare di palle gol create, devi chiedere scusa, non puoi trovare alibi. Non puoi giocare sempre con gli Hearts, quelli li potrei battere anche io in pensione e 10 che corrono. “Io ho dato 7 al mercato della Fiorentina, sono convinto che questa squadra con un altro allenatore avrebbe avuto 8-9 punti in più. Vorrei vedere una squadra giocare a pallone, anche con 2 calciatori della Primavera. Vedo una squadra piatta tatticamente. La Fiorentina è in un blocco mentale che l’allenatore deve risolvere. Non dobbiamo pensare tutta la vita a Vlahovic e Torreira. Italiano era consapevole che gli stavano dando via una pedina come Vlahovic e che stava arrivando Cabral”

ACQUISTI “Dodo non è il terzino che pensavamo, Mandragora ha fatto un’ottima stagione a Torino, ma non si sta ripetendo. Barak non è in condizione, come è possibile? Se torniamo indietro, Barak per noi era l’acquisto ‘fiore all’occhiello’, e tu mi dici che non è in condizione? Sul portiere invece non parlo. Molti allenatori vorrebbero avere l’organico della Fiorentina. Ci sono stati tanti equivoci: Kouamé, Zurkowski… Sono equivoci che tirano in ballo l’allenatore. Al netto di tutte le problematiche, al netto di tutte le sfighe e le decisioni arbitrali: come è possibile che la Fiorentina faccia meno di un punto a partita?”.

VICARIO “Non prendere Vicario è stato una bestemmia. Era un’occasione irripetibile, più unica che rara. Hai bruciato un’occasione irripetibile per prendere il portiere per i prossimi sei anni”.

SESSIONE GENNAIO “Le riflessioni per gennaio partono da adesso. Il primo capitolo riguarda il difensore centrale: la Fiorentina ha bisogno di un centrale come il pane. Il secondo riguarda il centrocampo, senza parlare più di Torreira. E, infine, c’è da risolvere l’equivoco dell’attaccante. Ora dobbiamo metterci d’accordo: di prende le decisioni sul mercato?”

RESPONSABILITÀ CLASSIFICA “Questa squadra non rispecchia la classifica. Ora dobbiamo andare a stringere. Ad ora, Italiano ha peggiorato tutti i singoli. Ikoné è diventato scarso, Barak non è in condizione, Dodò è scarso, Nico Gonzalez è sempre rotto… Ora dobbiamo capire. Questa stagione come si evolve dopo questo inizio catastrofico? Adesso, a fine ottobre, serve mettere un punto per uscire dal tunnel di questa situazione. Altrimenti sarebbe l’assuefazione alla mediocrità. Hai vinto due partite: una per una papera di Radu e una perché l’Hellas Verona era in montagna. La rosa della Fiorentina non merita questa classifica”

GESTIONE ORGANICO “La gestione di un organico è molto più importante degli acquisti che fai. Come valorizzi un calciatore a disposizione è molto più importante degli acquisti. Ikoné non è scarso, da un’altra parte farebbe molto meglio, ma come lui ci sono tanti altri esempi”.

IMPORTANZA ALLENATORE “All’Udinese l’allenatore fa la differenza. L’organico è lo stesso dello scorso anno. È arrivato un allenatore che gioca in modo diverso, che sa valorizzare i singoli a disposizione e ha cambiato i connotati della squadra. La Fiorentina, invece, non ha un’organico più scarso dello scorso anno. Questa Fiorentina dovrebbe avere, minimo, 18 punti. Non esiste incongruenza tattica che giustifichi questo avvio”.

RESPONSABILITÀ SOCIETÀ “Per me la società più che spendere, male, cosa deve fare? Da questo punto di vista cosa vogliamo dire a Commisso? La Fiorentina ha speso male, ma possiamo anche dire un’altra cosa. Barak è un bidone? No. E allora perché è diventato così? Se fosse andato a Napoli, con Spalletti avrebbe avuto una resa diversa. L’allenatore fa la differenza”

ZURKOWSKI “Italiano non l’ha mai voluto, carta canta: quanto ha giocato? Perchè? Perché lui sarebbe andato, lui lo avrebbe lasciato andare. Quando doveva andare parlavamo di 3 milioni, ora se li prendi 3 devi anche ringraziare perché non gioca. È una gestione tecnica sbagliata. Dal momento che il tuo allenatore non lo vuole, tu non lo dai perché l’Empoli non ti dà Parisi. Tu lo tieni e fai un danno. Zurkowski doveva andare via, quando tu trasmetti al calciatore il messaggio che tu non vuoi utilizzarlo, deve andare via. Se non va all’Empoli, deve comunque andare via. E come questo problema ce ne saranno altri. Italiano avrebbe dovuto dare una chance a Zurkowski. Ad oggi io non saprei dirti chi è il centrocampo titolare della Fiorentina. Qualcuno lo ha capito? Io no. Se tu Mandragora non lo vuoi, un calciatore da 9-10 milioni, tu allenatore ti devi impuntare. Io non sono convinto che Italiano abbia subito il mercato della Fiorentina. Non gli hanno preso tutti quelli che voleva? Sono d’accordo. Voleva Berardi e Scamacca? Amen. Ma tutto il resto è un suo avallo. Quella della Fiorentina è una gestione tecnica surreale”.

GESTIONE MERCATO “Chi fa il mercato? Se non è opera di tutti e due, allora ti dovrei dire Commisso. Ma se fosse così sarebbe una cosa gravissima. Io voglio pensare che sia un avallo di tutti e due”.

AFFARE VLAHOVIC “La Fiorentina è stata brava a piazzare Vlahovic a 75 milioni. Ma doveva andare a prendere una punta da 30 milioni. Io avrei preso Milik, sarebbe stato l’attaccante che ti avrebbe risolto i problemi. Quanto è costato Milik alla Juve? Meno di quindici milioni. Non sono sempre i soldi a fare la differenza, ma l’idea. Queste sono le cose che stridono per me. Non si prende tanto per prendere, se l’allenatore avalla un acquisto tanto per, allora le colpe sono in contercipazione con la società. Sapete quanti attaccanti ha rifiutato Sarri alla Lazio? Vanno detti prima i ‘no’, non dopo”.

MANDRAGORA “Mandragora non può arrivare per 10 milioni e fare la riserva di qualcuno. È grave spendere 10 milioni e pensare che sia una riserva. Con il Torino ha fatto una grande stagione, ma torniamo lì: dipende dall’allenatore che hai. Se devi prendere una riserva a 10 milioni, puoi prendere un giovane della Serie B a 3 milioni di euro. Lo hai fatto con Maleh? Non rende? Non rende perché non lo vede. Il problema questo meccanismo collaudato”.

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