Pietro Comuzzo è sicuramente la nota più dolce di questa prima parte di stagione della Fiorentina, il giovane del vivaio viola si è imposto da titolare nella squadra di Palladino ed è arrivato a meritarsi la chiamata di Spalletti in Nazionale. I complimenti vanno fatti in primis al ragazzo, perché in campo ci va lui e non è facile a quell’età mettersi nel taschino giocatori dal calibro di Dovbyk e Morata, poi i complimenti se li merita anche Palladino per aver intravisto in lui il suo potenziale ed averlo tirato fuori in appena 4 mesi di lavoro, ma i complimenti li merita anche la Fiorentina.
Si perché a fine dello scorso calciomercato di Gennaio la Fiorentina fa una scelta forte, decide di vendere Yerry Mina al Cagliari e di sostituirlo proprio con Comuzzo scatenando le critiche della piazza. Le accuse mosse alla società erano quelle di sempre, la mancanza di programmazione e il non voler spendere per prendere un altro centrale; oggi a distanza di 10 mesi fa la Fiorentina ha avuto ragione.
Perché se Comuzzo oggi arriva in nazionale si deve anche alla volontà della Fiorentina di tenerselo in rosa, insieme alla prima squadra, non mandarlo in prestito ma anzi considerarlo come un elemento utile alla causa Fiorentina. In questo caso si può dire che la Fiorentina ha programmato bene le sue mosse, perché magari se avesse dato ascolto alla piazza spendendo dei soldi per un altro centrale e mandato Comuzzo in prestito, chissà se oggi saremmo a festeggiare la sua convocazione in Nazionale
Moretto: “Su Maldini anche la Fiorentina, clausola da 12 milioni. Concorrenza di Napoli e Atalanta”