12 Novembre 2025 · Ultimo aggiornamento: 13:19

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Nazione sicura: “Gud ha dato segnali di risveglio. L’intesa con Piccoli c’è. Più che con Kean?”

Esultanza Fiorentina (Fonte Foto: ACF Fiorentina)

Rassegna Stampa

Nazione sicura: “Gud ha dato segnali di risveglio. L’intesa con Piccoli c’è. Più che con Kean?”

Redazione

12 Novembre · 09:37

Aggiornamento: 12 Novembre 2025 · 09:37

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Questione di feeling, di movimenti e di timing. Sui quali Vanoli lavorerà a lungo nel corso della sosta

La domanda è serpeggiata subito dopo la fine della partita contro il Genoa. Match nel quale Gudmundsson ha dato segnali di risveglio. Vuoi vedere che si trova meglio con Piccoli piuttosto che con Kean? Il dubbio insinuato, non fosse altro per le caratteristiche degli attori principali di questa storia. Moise, il centravanti reduce da una stagione con 25 gol, al quale aggrapparsi e tutto perdonare sull’altare delle reti segnate. Kean più altri dieci, la formazione della Fiorentina non può che essere questa. Meriti acquisiti sul campo, niente da dire. Poi c’è Albert. Il furetto islandese dal quale tutti attendono mirabilia, salvo poi rimanere delusi. Palladino riuscì a rendere la stagione sufficiente. Pioli no.

E poi c’è Roberto. Pagato una valanga di milioni pochi mesi fa che è stato chiamato in causa non molto da Pioli. E quando è stato in campo qualche occasione l’ha sprecata. Tre personaggi che cercano la loro reale dimensione in una Fiorentina che fatica ad accenderli. Spesso l’impressione è stata che dovessero pensarci da soli. Poco male se Gud fosse quello del Genoa e se Kean avesse la lucidità sotto porta della scorsa stagione. Niente di tutto questo, perché lo stesso Moise anche a Mainz ha sbagliato un gol di testa più facile da segnare che da angolare sul fondo. Insomma, qual è la formula giusta per l’attacco della Fiorentina?

E torniamo all’insinuazione di cui sopra. Niente di particolare, soltanto una sensazione. A ‘Marassi’ Gudmundsson ha ridato segnali di vita. Dentro la manovra, dentro il campo anche se ancora lontano dall’area. I flussi di gioco (ovvero le porzioni di campo più calpestate) tratteggiano la partita di una mezzala. Ma a Vanoli per adesso va bene così, perché il passo in avanti è stato significativo.

Quando, eccoci al punto, l’intesa con Piccoli ha in qualche modo funzionato. Forse più di quando Gud gioca (in teoria) alle spalle di Kean. Questione di feeling, di movimenti e di timing. Sui quali Vanoli lavorerà a lungo nel corso della sosta. Anche con lo stesso Kean, la cui condizione fisica dovrebbe poter migliorare in vista della partita contro la Juventus. Sfida, manco a dirlo, che dà l’occasione a tutti e tre di riaccendersi. Per davvero. Lo scrive La Nazione.

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