Partendo dalla certezza che l’allenatore non ha mai avuto intenzione di dimettersi e che quindi si dovrà percorrere la strada dell’esonero (costosissima, visto il contratto triennale firmato in estate). O magari della transazione, ovvero dialogando con lo stesso Pioli sulla base di una buonuscita da quantificare. Si potrebbe puntare a garantire all’allenatore lo stipendio di un anno (in pratica la stagione in corso) ‘risparmiando’ poi sugli ingaggi delle due stagioni successive.
Decisiva, ovviamente, sarà la mossa di Rocco Commisso con il quale il filo diretto con Firenze è iniziato dal momento dell’addio di Pradè. Di sicuro, adesso, c’è da fare tutto e di tutto per provare a tirare fuori la Fiorentina da quello sprofondo rosso che nei numeri (come è stato nel gioco delle prime 10 partite di campionato) ha messo la squadra e Pioli davanti a una realtà inquietante. Lo scrive La Nazione.
