
Il patto per l’Europa, ma soprattutto per il futuro, suggellato ieri sera in una cena con vista su Ponte Vecchio. Scenario che solitamente si regalano gli innamorati, ma che stavolta ha visto come protagonisti Joe Barone e Vincenzo Italiano, nel solco di una ritrovata sintonia presente e futura. Se mai ce ne fosse stato bisogno. Ma quando arrivano rovesci non preventivati le voci di burrasca si susseguono, come nelle migliori famiglie. E allora, come accaduto di recente, il direttore generale viola e l’allenatore hanno deciso di confrontarsi su più temi; dalla prossima e decisiva sfida contro la Juventus, dove in palio c’è l’Europa, e anche la permanenza di Italiano sulla panchina della Fiorentina. Volti distesi, toni da vecchi amici, almeno da quando si è potuto riscontrare. Segno che il nervosismo maturato di recente – a nessuno piace perdere, soprattutto in quel modo – è acqua passata. Il rovescio di Genova poteva lasciare scivolose incomprensioni ed era necessario parlarsi con calma e tranquillità lontano dalle tensioni.
E così, dopo la giornata passata insieme a Viareggio post Udinese, un’altra chiacchierata per disinnescare qualunque fraintendimento. Da una parte e dall’altra. La barra della barca viola, giurano i protagonisti, è più dritta che mai e il ’vedersi a fine stagione’ pare essere più un pro forma che altro. Il calcio, è vero, ha abituato a giravolte spaziali incredibili, ma il barometro, restando in tema marinaresco, al momento tende al bello. Lo scrive La Nazione.