Mentre a Palazzo Vecchio si bisticcia in commissione, la città e la Fiorentina attendono la pubblicazione (slittata a oltranza) del cronoprogramma puntuale, preciso e aggiornato del Franchi. Stadio, alle prese con un restyling tribolato e più lungo del previsto, dopo il mea culpa della sindaca Funaro sui ritardi intermedi che impediranno nell’agosto del ’26 di festeggiare il centenario della Viola con la Fiesole tirata a lucido. Nessun dietrofront sul termine ultimo del fine lavori (2029), per non perdere il treno che porta dritto a Euro 2032. Certo, l’enigma resta la via per intercettare i fondi per il secondo lotto delle lavorazioni. Tanto, forse tutto, dipenderà dall’esito del vertice tra la sindaca e il commissario straordinario per gli stadi, Massimo Sessa, appuntato da Abodi, atteso in città nelle prossime settimane. Lo riporta La Nazione.
