La decisione di quel che resta della dirigenza viola è stata chiara, contestazione o meno. Pioli, che comunque ieri ha diretto l’allenamento di scarico della squadra (in un primo momento sembrava fosse assente), non è più il tecnico della Fiorentina.
Da qui si è partiti per trovare una soluzione meno dolorosa possibile per le casse della società, capito che l’ormai ex mister non avrebbe certo fatto un passo indietro. Il club se lo aspettava visti i risultati deludenti, ma le aspettative sono rimaste tali per buona parte della giornata.
Così è iniziata una trattativa per cercare di arrivare a una soluzione che potesse accontentare tutti. Niente da fare, perché Pioli su questo fronte è rimasto irremovibile. Le dimissioni non sono mai state un’opzione per lui. Toccherà quindi a un irritato presidente Commisso prendere una decisione che mai avrebbe voluto prendere, refrattario come è sempre stato ad esonerare gli allenatori.
Ma in questo momento, stante la situazione, non paiono esserci alternative, se non un accordo molto oneroso per la Fiorentina, sulla base di circa 5 milioni netti. Come detto, però si è arrivati a uno stallo che al momento non vede soluzioni. Le diplomazie sono al lavoro. Lo riporta La Nazione.
