Una vita da mediano. A recuper palloni. Ma anche a giocarli con intelligenza. Perché Danilo Cataldi non è il classico medianaccio dai piedi ruvidi. Raffaele Palladino fa a meno di lui raramente. I suoi problemi fisici a cavallo tra dicembre e gennaio la Fiorentina li ha pagati carissimi. Dentro il gruppo è uno dei leader.
Pacato ma deciso. Viaggia verso una sicura permanenza in viola. La Fiorentina verserà alla Lazio i 4 milioni che servono per il riscatto. Cifra giusta, Danilo ha convinto tutti. Dentro il Viola Park non c’è una persona che non lo apprezzi per il suo modo di fare. E pure in città si è calato perfettamente, con la moglie Elisa e il piccolo Tommaso. Amante dei cani, Jo e Thor completano la famiglia, ha sofferto nel lasciare la Lazio di cui è tifoso fin da bambino.
Ne è stato capitano prima di essere, di fatto, messo alla porta. A Firenze ha trovato l’ambiente ideale. E’ rimasto colpito dal centro storico e dalla tranquillità che può regalare. In questa stagione 26 presenze complessive per 1.538 minuti in campo. Tre i gol messi a segno: la splendida doppietta di Lecce e quello ancor più significativo contro il Cagliari, con dedica in diretta televisiva a Edoardo Bove. Il rapporto che li lega è quasi fraterno. Arrivati insieme dalle sponde opposte della Capitale, hanno saputo costruire un rap porto profondo che va oltre il rettangolo di gioco. Lo scrive La Nazione.