Come scrive Benedetto Ferrara sulla Repubblica questa mattina, a Napoli anche Dragowski è stato il migliore, insieme a Milenkovic, per una difesa che difficilmente verrà ritoccata a Genova, visto che forzare i tempi per il rientro di Lafont non avrebbe molto senso.
Quindi Pioli dovrebbe affidarsi ai soliti, sperando che Biraghi (il peggiore a Napoli) ritrovi un po’ di smalto. Altrimenti c’è Hancko, che all’interno dello spogliatoio viene definito da molti la vera bella sorpresa dell’estate. Chissà, ci sta che il tecnico un pensierino ce lo faccia, magari più in là. Più complesso il discorso sul centrocampo, che a Napoli non ha dato segni di vita in fase di costruzione. Un po’ per il tipo di approccio alla sfida, un po’ perché la decisione di non comprare un regista ogni tanto può creare qualche problema di geometrie.
Veretout non si è esaltato nella nuova posizione di centrocampista centrale, ma forse non era la partita giusta per aspettarsi chissà cosa. Un po’ di tempo gli servirà e, visto che Pioli continua a glorificarne il futuro da presunto regista, diventa davvero impossibile immaginare che a Genova si vada incontro a un ritorno al passato che di fatto significherebbe una bocciatura. No, non è il caso.
Ma potrebbe essere Gerson a finire in panchina a Marassi per lasciare il posto a Edimilson, giocatore duttile che tra l’altro aveva preso il posto di Veretout nelle prime due sfide. Senza sfigurare affatto, tra l’altro. Naturalmente tutto dipenderà anche dalle condizioni fisiche di una squadra che nel complesso è sembrata stanca.
Ma questo problema si pone di più per la costruzione del reparto offensivo, dove Simeone ha sofferto molto: sia per la fustrazione di giocare spesso da solo, sia per la stanchezza inevitabile a causa degli impegni con la nazionale dall’altra parte del mondo. Ma l’argentino è intoccabile, anche perché non esistono riserve di ruolo. Di sicuro, invece, quella di Genova potrebbe essere l’occasione per far giocare Pjaca dal primo minuto.
A Napoli Pioli ha preferito puntare sulla duttilità tattica del mitico Eysseric, colpaccio di mercato della stagione scorsa ed ex numero dieci. Il francese a Napoli ha giocato novanta minuti, ma a Genova ci sta che torni in panchina. Pjaca si sacrifica meno di lui, ma se è in palla ha colpi d’autore. Un altro che prima o poi (magari prima) avrà il suo spazio è sicuramente Mirallas, anche perché Federico Chiesa non può giocare a quel ritmo ogni tre giorni. Il belga potrebbe anche trasformarsi in falso nueve, se serve. Pioli ci pensa, il tempo stringe.