Il Napoli stava quasi per festeggiare l’ottava vittoria consecutiva, pregustando la prima fuga-Scudetto. Invece gli azzurri stavolta non prendono l’ottava giusta, il canto per una volta resta stonato: la corsa degli uomini di Conte si ferma a Roma, al 92′, davanti alla rete di Angelino, bravo a pareggiare con un super-gol al volo la rete del vantaggio del primo tempo di Spinazzola. L’Inter resta a -3, la chance di scappare via viene sciupata dai partenopei. Anche perché la Roma ha un’anima grande così.
Tante, tantissme novità in casa Roma. Ranieri schiera una formazione con tante novità e soprattutto parecchie esclusioni di lusso: fuori Pellegrini, Dybala e Dovbyk. La coppia d’attacco è Soulé-Shomurodov, in mezzo al campo preferito Pisilli con Cristante e Koné. El Shaarawy da esterno, Rensch scala terzino con Mancini e Ndicka, senza Hummels, in una sorta di 4-4-2. Tutti confermati invece in casa Napoli. Forse proprio per questa ragione la fase di studio dura più a lungo del solito e per i primi 20-25 minuti non succede quasi niente, eccezion fatta per un tiro strozzato di Lukaku e un destro al volo di Pisilli di parecchio fuori misura.
Roma-Napoli è sempre una partita sentita, specialmente per i tanti ex in campo, tutti dalla parte di Conte. E sono proprio loro a rendersi decisivi. Lukaku è tra i migliori, col suo lavoro sempre prezioso. E poco prima della mezzora arriva anche la rete del vantaggio del Napoli, confezionata dagli altri due ex in campo: assist di Juan Jesus, gol di Spinazzola. Lancio del brasiliano per l’esterno perfetto. Mancini si perde l’inserimento dell’ex Juventus e Atalanta e Svilar esce male. Bravissimo Spinazzola a superare l’estremo difensore giallorosso con un pallonetto. Dopo l’1-0 il Napoli protesta per un rigore non concesso per un contatto McTominay-Koné. E nel finale arriva l’occasione più importante per la Roma, con una super-parata di Meret su Ndicka. L’ultima emozione di un primo tempo d’alto livello.
Il copione della ripresa rimane lo stesso, la partita resta intensa e con tanti duelli a tutto campo. Ranieri prova a mescolare subito le carte, con tre cambi nei primi venti minuti della ripresa. Entra anche Paredes, il più pericoloso dei suoi: l’argentino va vicino al gol due volte da calcio di punizione, colpendo una volta il palo e andando in un’altra occasione a centimetri dallo specchio. Il Napoli si concentra pià a non prenderle, tiene meno il pallone (40% di possesso nella ripresa), ma non rischia mai, se non sui suddetti piazzati. Il messaggio lanciato da Conte a un quarto d’ora dalla fine va in questa direzione: fuori Neres, dentro Mazzocchi. Un cambio difensivo, il baricentro si abbassa, il finale è con la difesa a cinque. La Roma attacca a più non posso e alla fine trova il pareggio con un super-gol di Angelino, non seguito proprio da Mazzocchi: sinistro al volo dell’ex Lipsia che non dà scampo a Meret. E’ l’ultima emozione. Olimpico in visibilio, Conte torna sulla terra. Finisce 1-1. Lo scrive TMW
LA FIORENTINA SI FA SFILARE BELAHYANE DALLA LAZIO? LE ULTIME
Niente Fiorentina per Belahyane. Pedullà: “Intesa Verona-Lazio, operazione da 10 milioni più bonus”