Marin Pongracic si sta confermando in crescita costante e la partita di ieri contro l’Atalanta ne è l’ennesima conferma. Il difensore croato ha offerto una prestazione solida e sicura in fase difensiva ma non solo, infatti, ieri, ha offerto una prestazione palla al piede di grande personalità. Tante progressioni per spezzare il pressing atalantino ma anche un gran numero di passaggi riusciti in avanti. Senza dubbio, il suo carisma e la sua disinvoltura in fase d’impostazione sono un elemento fondamentale della rinascita della Fiorentina dopo il passaggio al 3-5-2.
I numeri della sua partita
Contro l’Atalanta, Pongracic è stato senza dubbio tra i migliori in campo: anticipi puliti, interventi precisi e una sicurezza che ha dato stabilità all’intero reparto difensivo. Il croato ha infatti vinto 4 duelli su 6, ha compiuto 2 intercetti e 2 tackle, ma soprattutto è riuscito a recuperare ben 8 palloni. Numeri ancora più impressionanti se si considera che doveva affrontare Ademola Lookman.
Tuttavia, l’aspetto più convincente della sua prestazione emerge dai numeri relativi al possesso palla: Pongracic ha toccato 70 palloni nell’arco della partita (più di chiunque altro tra i viola), con 52 passaggi riusciti su 59 tentati, per una precisione del 92%. Inoltre, è stato il giocatore della Fiorentina che ha corso i maggiori rischi nella gestione della palla, con un indice di rischio del 36,71%, oltre a distinguersi come il più efficace nello smarcarsi per ricevere ed è stato anche il secondo giocatore della Fiorentina per passaggi in avanti riusciti (15). Numeri che certificano la sua importanza e la sua leadership, sia in fase difensiva che in fase offensiva.
Una crescita che parte da lontano
Da quando è arrivato in viola, Pongracic ha dovuto affrontare momenti complicati a causa di difficoltà di ambientamento e infortuni. La prima parte della stagione lo ha infatti visto giocare pochissimo a causa di un infortunio muscolare che lo ha tenuto fuori dal campo per gran parte del girone d’andata. Inoltre, come lui stesso ha ammesso, ha dovuto fare i conti con le difficoltà iniziali di giocare a tre, un sistema che non aveva mai sperimentato in carriera. Con il passare dei mesi e il ritorno alla difesa a quattro, ha ritrovato la titolarità dopo la vittoria per 2-1 contro la Lazio all’Olimpico.
Oggi, di nuovo impiegato in una difesa a tre, sembra aver ritrovato la sua forma migliore: dopo mesi di lavoro e adattamento, ha completamente assimilato questo ruolo e, come lui stesso ha dichiarato, “Sto trovando continuità, non avevo mai giocato a tre in carriera. Adesso mi trovo bene come braccetto destro ed ho possibilità di spingere.”