Nel cronoprogramma dei lavori di restyling dello stadio Franchi, presentato nelle scorse settimane dai progettisti di Arup per il secondo lotto dell’intervento — quello che, salvo imprevisti, dovrebbe prendere il via nel 2027 — emerge la possibilità che la Fiorentina sia costretta a trasferirsi temporaneamente fuori dal proprio impianto per un periodo di circa sei mesi. È quanto si evince dai documenti ufficiali, secondo i quali il trasloco potrebbe riguardare la fase successiva al completamento del primo lotto, precisamente tra il 1° giugno e il 31 dicembre 2028.
La società viola, tuttavia, non vedrebbe di buon occhio questa eventualità. Dopo le recenti dichiarazioni — interpretate in modo ambiguo — del direttore tecnico del progetto, Luca Buzzoni, il Comune di Firenze ha fatto sapere di essere pronto a collaborare con la Fiorentina per trovare soluzioni alternative e scongiurare, tramite eventuali varianti, la necessità di lasciare il Franchi durante i lavori.
Restano però molti dubbi sulle tempistiche complessive: i ritardi accumulati negli ultimi giorni gettano nuove ombre sul rispetto del cronoprogramma. Il triennio 2024-2027 dovrebbe coprire la realizzazione del primo lotto, mentre nei successivi due anni e mezzo si dovrebbe procedere con il secondo. Tuttavia, l’allungarsi dei tempi e l’ipotesi del “trasloco” spingono la Fiorentina a mantenere un atteggiamento prudente e a preparare un dossier dettagliato che sarà presto consegnato al Comune. La notizia è stata riportata dal Corriere Fiorentino.
