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La Fifa risponde al reclamo sui calendari: “La FIFA deve tutelare gli interessi del calcio e dei calciatori”

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La Fifa risponde al reclamo sui calendari: “La FIFA deve tutelare gli interessi del calcio e dei calciatori”

Redazione

23 Luglio · 14:02

Aggiornamento: 23 Luglio 2024 · 14:02

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La FIFA ha immediatamente risposto ai reclami giunti sui calendari troppo saturi, difendendo la propria posizione

Arriva a stretto giro di posta la risposta della Fifa riguardo la decisione della FIFPRO Europe e delle Leghe Europee di aprire un procedimento contro la stessa Fifa portando il loro reclamo alla Commissione Europea.

Ecco come si difende il massimo organo mondiale del calcio in merito: “Il calendario attuale è stato approvato all’unanimità dal Consiglio FIFA, composto da rappresentanti di tutti i continenti, compresa l’Europa, a seguito di una consultazione completa e inclusiva, che ha incluso la FIFPRO e gli organi di Lega. Il calendario della FIFA è l’unico strumento che garantisce che il calcio internazionale possa continuare a sopravvivere, coesistere e prosperare insieme al calcio per club nazionale e continentale”.

L’ente guidato da Gianni Infantino prosegue specificando che “alcune leghe in Europa – esse stesse organizzatrici e regolatrici delle competizioni – agiscono con interesse commerciale, ipocrisia e senza considerazione per tutti gli altri nel mondo. A quanto pare, questi campionati preferiscono un calendario ricco di amichevoli e tournée estive, che spesso comportano lunghi viaggi in tutto il mondo. Al contrario, la FIFA deve tutelare gli interessi generali del calcio mondiale, compresa la tutela dei giocatori, ovunque e a tutti i livelli del gioco”.

Nel suddetto reclamo portato avanti da Leghe Europee e FIFPRO (il sindacato europeo dei calciatori), si leggeva fra le altre cose che la Fifa ha un “abuso di posizione dominante” e che “svolge un doppio ruolo, sia di ente regolatore globale del calcio sia di organizzatore di competizioni. Questo determina un conflitto di interessi che, in linea con la recente giurisprudenza dei tribunali dell’Unione Europea, impone alla Fifa di esercitare le sue funzioni di regolamentazione in modo trasparente, obiettivo, non discriminatorio e proporzionato”. Lo riporta TMW.

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