Alfredo Pedullà ha intervistato Vincenzo Italiano al Viola Park. Ecco le sue dichiarazioni andate in onda su Sportitalia:
Sulla gavetta: “Mi viene da ricordare tutto il percorso, dove sono stato bene ovunque sono arrivato. Ho conosciuto tanta gente, sono riuscito ad avere grandi rapporti con tutti, alla fine sono anni da ricordare. Sono tutti anni dove abbiamo ottenuto risultati importanti, alcuni risultati storici come la prima promozione allo Spezia, la prima salvezza con lo Spezia, la promozione a Trapani, dove avevamo grandissimi problemi societari, un gruppo straordinario, coeso, fatto di grandi uomini che sono riusciti a portare il Trapani in Serie B. Poi sono arrivato a Firenze dove in questi due anni e mezzo abbiamo ottenuto grandi risultati, due finali dove per poco non siamo riusciti ad alzare un trofeo. Ogni anno c’è stato da rimboccarsi le maniche, cercare di portare sempre le tue idee, cercare di entrare in empatia con i ragazzi, anche perché era sempre un salto di categoria, quindi difficoltà diverse, squadra nuova e riuscire a proporre quello che avevi in mente, che non è facile. La gavetta posso dire di averla fatta.”
Sull’Inter: “Squadra impressionante. Al Franchi non ci fu una grandissima inter, ma se vinci quelle partite vuol dire che sei proiettato verso i grandi traguardi. Si vede che è un gruppo unito, sono 3 anni che il gruppo segue lo stesso allenatore. Quando sono tutti in giornata, sono tutti ragazzi difficili da battere”.
Su De Zerbi: “De Zerbi? Roby è un grandissimo allenatore, la sua filosofia straordinaria, con concetti e idee strepitose. Sta facendo grandi cose in Inghilterra. Sto cercando di migliorare anche il mio inglese per avere una buona comunicazione, un rapporto diretto i giocatori stranieri che arrivano”.
Sulla finale di Conference: “A 4 minuti dalla fine Mandragora ha avuto la palla sul dischetto del rigore, quello era un grande match point. Quel gol subito era evitabilissimo, non ci ha permesso di finire una gara giocata alla pari. L’abbiamo giocata alla pari o forse meglio degli avversari. Dovevamo stare molto attenti, essere più concentrati, percepire il pericolo, ma alla fine penso sempre al match point che avevamo avuto. Ogni tanto ci ripenso perché era anche la mia prima esperienza personale in queste coppe, è una grande occasione persa”.
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1 commento su “Italiano: “Grandi risultati in questi 2 anni e mezzo. Ripenso sempre alla finale persa con il West Ham””